Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il dimensionamento scolastico finora ha creato solo disagi»

Fonte: La Nuova Sardegna
25 febbraio 2015

lettera di undici sindaci


«Sospendere ogni decisione relativa alla soppressione delle pluriclassi»: lo chiedono in una lettera all’assessore Firino e alla commissione Pubblica istruzione undici sindaci sardi (tra cui Giovanna Sanna, Florinas, e Leonardo Ladu, Ozieri, nelle foto) con l’obiettivo che prima vengano definiti «regionalmente i poli di aggregazione, previa consultazione degli enti locali, in particolare delle aree interne» e siano individuati «con precisione risorse e misure di sostegno all'attuazione del piano di riordino». I sindaci sostengono che «fino ad ora il dimensionamento scolastico si è tradotto in tagli indiscriminati, senza una vera logica di riordino, che hanno creato disagi e disservizi in paesi e in territori già colpiti dalla crisi economica e dal processo di spopolamento». Inoltre «si stanno rivelando inutili i nuovi interventi programmati di edilizia scolastica. Infatti, per una mancata programmazione del riordino, si stanno attuando lavori di adeguamento nelle scuole di cui si sta programmando la chiusura. È evidente che se davvero vogliamo salvare le zone interne, ci dovrebbe essere un disegno di riorganizzazione complessivo che vada di pari passo con la riforma degli enti locali. Tutto questo, naturalmente, richiede l'approvazione di una legge regionale in tema di pubblica istruzione, assolutamente fondamentale, che tenga conto della specificità della nostra regione». I sindaci aggiungono che «la questione delle pluriclassi, finanziate e mantenute anche nei paesi europei nelle aree a bassa densità, deve essere contestualizzata in una cornice sociale ben definita che ha forse qualche svantaggio (sempre meno grave rispetto al passato), ma anche molte opportunità sulle quali le famiglie hanno fondato la loro scelta di continuare a vivere nei piccoli paesi».