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Sant'Efisio, unità d'intenti tra Comune e Regione: "Unicum nel Mediterraneo, promozione a Expo"

Fonte: web SardegnaOggi.it
23 febbraio 2015

 

Sant'Efisio, unità d'intenti tra Comune e Regione: "Unicum nel Mediterraneo, promozione a Expo"
L'evento religioso-turistico del primo maggio finisce alla fiera internazionale milanese. L'intento è far conoscere nel resto del mondo la festa che abbraccia l'intera Sardegna. Amministrazione comunale e regionale puntano così ad aumentare i flussi turistici.



CAGLIARI - Il 'cammino religioso di Sant'Efisio', festa unica nel Mediterraneo, attraversa un'area di grande valenza ambientale e paesaggistica e unisce simbolicamente l'isola tra spiritualità e tradizione. Quattro giorni di pellegrinaggio a piedi, nel segno della devozione del Santo martire, per un totale di quasi cento chilometri tra andata, ritorno e deviazioni, lungo un percorso che coinvolge il territorio e i centri abitati di cinque comuni tra Cagliari e Nora. Regione, amministrazioni locali, con i sindaci, la Curia, alla presenza dell'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, e Soprintendenza, fanno squadra e danno vita al 'sistema per la completa valorizzazione' di una delle celebrazioni più caratterizzanti dell'identità e della tradizione della Sardegna.

Il prossimo primo maggio apre Expo 2015 e la festa di Sant'Efisio rappresenta 'la bandiera per raccontare una Sardegna diversa': non solo mare e sole, l'Isola deve essere conosciuta e visitata anche per il grande patrimonio culturale, di tradizioni e storia che possiede. L'assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, ha stanziato 1,5 milioni di euro per i prossimi tre anni per i cammini religiosi. "All'Expo 2015 portiamo all'attenzione delle delegazioni italiane e straniere i Cammini religiosi della Sardegna come quello di Sant'Efisio. Dobbiamo raccontare una Sardegna diversa per i tanti milioni di italiani che ci conoscono e gli stranieri che non ci conoscono.

SALVAGUARDIA DEL 'CAMMINO' - "Il patrimonio culturale-religioso di valore inestimabile dell'isola, nel quale si annovera a pieno titolo la Festa di Sant'Efisio rappresenta, salvaguardandone la valenza spirituale, anche uno strumento capace di produrre beni e servizi. Per questo l'attività di strutturazione e di promozione del turismo religioso non deve essere soltanto limitata al settore ma anche indirizzata a uno sviluppo complessivo delle aree interne, secondo una vocazione particolarmente radicata in questi territori, attrattori di fedeli e appassionati di cultura religiosa. La Regione", conclude Morandi, "sostiene con forza la candidatura per l'iscrizione della festa di Sant'Efisio nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco".

SANT'EFISIO TUTTO L'ANNO - "Dopo anni di intenso lavoro, la formalizzazione del Cammino di Sant'Efisio, rappresenta un altro tassello fondamentale nel percorso di tutela e trasmissione del rito di scioglimento del voto e della festa di Sant'Efisio", sottolinea l'assessore comunale del Turismo, Barbara Argiolas. "Dopo la siglatura del protocollo di salvaguardia tra i cinque comuni, la Curia, il Mibact e la Soprintendenza, e la candidatura all'Unesco dello scorso anno, la scommessa che ci apprestiamo a vincere è quella di rendere fruibile il percorso per i pellegrini da Cagliari fino a Nora lungo tutto l'arco dell'anno. Ottenere il riconoscimento dell'Unesco fin dal 2015 avrebbe un'importanza strategica per tutta la comunità sarda".