Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'altolà dei Comuni alla Giunta

Fonte: L'Unione Sarda
19 febbraio 2015

Il Consiglio delle autonomie locali rivendica attenzione e risorse per i territori dell'Isola

Nella seduta congiunta in Consiglio regionale con il Cal si sono parlate due lingue diverse: quella dei sindaci e quella del presidente della Giunta (e di qualche consigliere della maggioranza). Ha aperto i lavori il presidente dell'Assemblea, Gianfranco Ganau, che ha ribadito che «non possiamo più sbagliare», e che «occorre respingere scelte che privilegiano l'accentramento di funzioni».
Il presidente del Consiglio delle autonomie locali, Giuseppe Casti, ha lanciato un appello: «Questa Finanziaria dovrebbe puntare sul coinvolgimento delle istituzioni locali: gli investimenti e gli interventi devono essere diretti alla crescita di tutto il settore pubblico locale e del dialogo delle aziende regionali con i territori». Il consigliere dell'Uds, Mario Floris, ha criticato la decisione della Giunta Pigliaru di deliberare l'annullamento della revisione del Piano paesaggistico regionale. Critiche anche da parte dei sindaci: di Sassari, Nicola Sanna; di Nuoro, Sandro Bianchi, (che ha evidenziato le criticità della nuova legge che istituisce l'Ente di governo d'ambito) e di Cagliari, Massimo Zedda («Inammissibile che da 11 anni resti nei cassetti della Regione una legge sull'istruzione, fatto che richiama alle proprie responsabilità future una intera classe dirigente»). Per il sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana, esiste «un'avversione verso il piccolo, il multiforme, il periferico». Il sindaco di Modolo, Omar Hassan, ha definito «il taglio delle scuole nei piccoli Comuni, un danno incalcolabile». Alla fine della discussione ha preso la parola Francesco Pigliaru che ha definito i Comuni «i veri protagonisti del cambiamento». E ha risposto su spopolamento e pluriclassi: «Lo spopolamento nasce dall'assenza di prospettive di sviluppo e non dalla chiusura delle pluriclassi e lo sviluppo non si costruisce nell'ambito di un singolo comune ma a livello di territorio. Lo sviluppo è globale e locale e su questo giochiamo la nostra scommessa». (r. mu.)