Il progetto del Betile è vecchio di dieci anni. Inizia nel 2005 quando viene firmato l'Accordo di programma tra Regione e ministero dell'Economia e delle finanze e dei Beni culturali. La realizzazione del “Museo dell'arte nuragica e dell'arte contemporanea” a Sant'Elia faceva parte del piano. L'anno successivo (8 agosto 2006) il presidente della Regione Renato Soru e il sindaco Emilio Floris siglano un protocollo d'intesa che stabilisce la costruzione del museo regionale dell'arte nuragica ma anche una serie di altre iniziative: la sistemazione del lungomare Sant'Elia, il porticciolo per i pescatori (opere realizzate o in fase di realizzazione) e la edificazione di un campus universitario (area ex Sem) in viale La Playa. Due mesi dopo (ottobre 2006) una giuria internazionale premia il museo Betile progettato dall'architetto anglo-iracheno Zaha Hadid (premio Prizker 2004), che dichiarò di immaginare il visitatore “fluttuare nell'opera, in una combinazione fra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori”. L'accordo di programma del 28 marzo 2008 tra il presidente Soru e il sindaco Floris sembra spianare i problemi e annunciare l'apertura del cantiere ma meno di un mese dopo, il 2 aprile, il Consiglio comunale ferma tutto: mancavano le condizioni «per produrre in tempo utile la documentazione tecnica che definisca e risolva tutti gli aspetti politici ed amministrativi di ordine urbanistico». Il Betile sepolto dalla burocrazia. (p.p.)