Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il cinema cagliaritano scrive “the end”

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2009


Alfieri in vendita, futuro incerto per l'ultima delle storiche sale

Alcune sale sono diventate supermarket, altre negozi o palazzine. E tre di esse attendono ancora di scoprire il proprio destino.
Forse è proprio vero che il numero tredici porta sfortuna: trent'anni fa, in città esistevano tredici cinema; sono spariti tutti. Chi vuole vedere un film senza uscire dai confini del comune ha una sola alternativa: recarsi al multisala Cineworld . E gli schermi del passato? Spariti, cancellati, trasformati in qualcosa di molto diverso da quello che erano all'inizio. Addirittura chiusi in attesa di tempi migliori. Anche l' Alfieri , l'ultimo ad avere tenuto le serrande sollevate, è stato messo in vendita dai proprietari: con il trasferimento della stagione teatrale al Massimo, il futuro è incerto per la sala di via della Pineta.
CHIUSI PER SEMPRE Con l'auspicio che non segua la sorte di altri cinema del passato. Del Corallo , ancora chiuso per problemi di eredità, secondo quanto raccontano in giro. O del Nuovo Odeon . «Il cinema di via Orlando», racconta Gianfranco Carboni, presidente della Circoscrizione 1, «doveva diventare una galleria commerciale. Ma, ormai dopo tanti anni, nessun lavoro è cominciato al suo interno». Destino crudele anche per il Capitol , la sala di via Roma che ha vissuto mille vicissitudini: dopo che era stato proiettato l'ultimo film, il locale è stato trasformato in un ritrovo notturno. Un'avventura, però, durata poco per le proteste dei residenti. Tanto che gli imprenditori che l'avevano rilevato erano stati costretti a cedere alle lusinghe dei proprietari di una sala bingo. Ma anche come tempio delle scommesse è durato poco: un cartello al suo ingresso avverte che il locale è in affitto.
NUOVE DESTINAZIONI Quasi quasi verrebbe da sorridere per la sorte che è toccato al Nuovocine : le poltroncine del cinema di via De Gioannis hanno lasciato posto agli scaffali di un supermarket (e anche agli sportelli di una banca). Un destino simile è quello toccato al Nuovo 4 Fontane , la sala di via Alagon: è diventata una galleria commerciale con una serie di negozi (e con il nome del vecchio cinema in bella vista). Un po' quello che è accaduto all'altro cinema di via Roma, il Nuovo Olympia , diventato negozio di abbigliamento che porta il nome della vecchia sala.
I PALAZZI Difficile cancellare quei nomi che evocano ricordi. Così, l' Astoria , tempio delle luci rosse nell'epoca pre-dvd, è ora un condominio. Che, appunto, si chiama come il vecchio cinema. Completamente cancellata, invece, la funzione che aveva nel passato l' Ariston (e la sua saletta sotterranea Fiamma ): in via Grazia Deledda c'è un palazzo che, tra l'altro, ospita gli uffici del giudice di pace. L' Adriano , infine, si è trasformato nella sede del Dopolavoro ferroviario.
LA SITUAZIONE ATTUALE Dunque, in città ormai esiste solo un cinema destinato alle prime visioni, il Cineworld . Ma esistono anche altre realtà molte amate dai cinefili: al Greenwich , allo Spazio Odissea e al Cineclub Namaste , c'è ancora spazio per il cinema di qualità.
MARCELLO COCCO

15/02/2009