Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Transenne e divieti di accesso mandano il traffico in tilt

Fonte: L'Unione Sarda
9 febbraio 2015


STAMPACE. Automobilisti colti di sorpresa dopo l'intervento dei vigili in viale Trieste

 


Centinaia di automobilisti sono rimasti intrappolati ieri sera a Stampace basso. Il blocco del traffico in mezzo a viale Trieste ha mandato in tilt la circolazione di tutte le vie circostanti.
In tanti non erano a conoscenza dei problemi di stabilità del palazzo e, arrivando da via Roma, si sono trovati la strada sbarrata con obbligo di svolta in via Caprera. Niente e nessuno li avvisava dell'imprevisto e poco dopo le 20 si trovavano davanti le transenne con un lampeggiante e un'auto della Municipale, senza vigili né indicazioni.
Una volta saliti in via Caprera si incontravano con gli altri automobilisti che, trovando la strada sbarrata all'angolo tra via Roma e viale Trieste dove è stata sistemata una rotatoria, erano costretti a tornare indietro e passare da via Mameli. In mezzo alle auto numerosi mezzi del Ctm a complicare una situazione già critica per una forzata processione tra le vie di Stampace.
Tra chi arrivava da Sant'Avendrace c'è chi è rimasto parecchio tempo intrappolato perché per cercare di raggiungere via Roma da via Mameli è sceso in via Maddalena per poi scoprire che le due alternative rimandavano al punto di partenza. Con via Sassari chiusa per lavori era obbligatorio un nuovo giro, con relativa coda, da viale Trieste e da via Caprera per poi tornare in via Mameli.
Da lì si poteva finalmente raggiungere il largo Carlo Felice, ma l'intervento per un albero caduto nella parte centrale ha lasciato solo una corsia per senso di marcia nella parte centrale, rallentando un traffico già statico. Ieri sera, in piena emergenza, in tanti non erano a conoscenza dei problemi al palazzo tra viale Trieste e via Roma con relativa rivoluzione della viabilità e si sono ritrovati bloccati in mezzo al traffico, ma il problema andrà avanti in queste ore perché sono migliaia gli automobilisti che ogni giorno percorrono quelle vie e dovranno imparare al più presto i percorsi alternativi.
Marcello Zasso