Edoardo Tocco, consigliere comunale (e regionale) di Forza Italia, quando parla di Anfiteatro si infervora. Non risparmia bordate alla Giunta in carica né a quella precedente, della quale fa attualmente parte. «È una situazione drammatica dal punto di vista dell'immagine», commenta amareggiato Tocco. «Domenica scorsa, all'uscita dalla messa dei Cappuccini, ho visto turisti francesi sconsolati per i cancelli sbarrati del monumento». A dir la verità, sabato e domenica una cooperativa di ragazzi di Serrenti garantisce le visite guidate. «È inutile che questi giovani volenterosi si impegnino. Per che cosa? Stanno guidando i visitatori nel degrado, in un campo di aliga . Non ci fa certo onore: il più importante monumento della città in uno stato terribile. L'Anfiteatro è una delle più grandi disfatte dell'esecutivo guidato da Massimo Zedda. Come l'ex ospedale marino. La storia cagliaritana è in piena decadenza». Non che i predecessori di Zedda avessero fatto meglio. Edoardo Tocco non difetta di sincerità. «È vero. È mancata la sensibilità culturale. Il problema è di noi politici. Troppe chiacchiere che allontanano la gente dai problemi. Comunque - aggiunge il consigliere comunale dell'opposizione - la legnaia secondo me era da tenere. L'Anfiteatro era il luogo ideale per spettacoli teatrali e concerti, che ora non si sa più dove poter allestire». (a. a.)