Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Turismo, ottimismo tra gli operatori Ma resta il problema seconde case

Fonte: La Nuova Sardegna
13 maggio 2008

Sardegna

Turismo, ottimismo tra gli operatori Ma resta il problema seconde case



Positive le aspettative della Confesercenti per la stagione 2008

ROBERTO PARACCHINI
________________________________________

CAGLIARI. Gli operatori turistici sono ottimisti. Anche quest’anno si dovrebbe ripetere il trend positivo del 2007, ma la situazione di partenza del turismo isolano presenta molti punti critici: seconde case in nero, scarsa promozione e turismo quasi esclusivamente estivo.
Punti critici. Il sommerso delle seconde case (posti letto per circa il doppio delle strutture riconosciute), l’assenza di un’unica regia per l’offerta dei servizi, il flusso turistico concentrato nei due o tre mesi estivi e dirigenti del settore sono quasi tutti non sardi. Insomma: il turismo vero, quello in grado di spalmare sui dodici mesi dell’anno gli arrivi e di unire mare e terra, esiste solo a parole e, di fatto, ha una rilevanza marginale. Di positivo i voli low cost che hanno incrementato gli arrivi. Questo il giudizio della Confesercenti che ieri ha presentato a Cagliari «L’indagine previsionale per la stagione turistica del 2008». Un rapporto, ha spiegato il responsabile regionale Carlo Abis, «realizzato attraverso il monitoraggio di 150 aziende turistiche».
Capacità ricettiva. Complessivamente in Sardegna, tra alberghi e non (residence, campeggi Bed and Breakfast, agriturismo, ecc.) vi sono 1.884 strutture riconosciute (Fonte Crenos). Gli alberghi hanno 88.655 posti letto (il 4,4 per cento del totale nazionale, contro il 14,1 dell’Emilia Romagna e il 12 del Trentino Alto Adige). Le altre strutture forniscono 82.192 posti, per un totale di 170.847 letti, distribuiti per la maggior parte lungo le coste.
Seconde case. Questo aspetto del turismo rappresenta un tasto dolente. Secondo la Confesercenti i posti letto sono circa 330.000. Ma hanno un inconveniente: tra l’80 e il 70 per cento sono in nero. Il che significa che, se nel 2007 vi sono stati 12.212.856 presenze nelle strutture ricettive ufficiali (fonte regionale), ve ne sono stati anche poco meno del doppio nelle seconde case, di cui 17-19 milioni ne sommerso (in nero). «Pur considerando che queste presenze - sottolinea Abis - producono sempre un indotto, bisognerebbe attivare iniziative, anche di agevolazione fiscale, per far emergere questi fitti».
Previsioni 2008. Solo il 12 per cento del totale del campione intervistato ha affermato di aver avuto un «ottimo» andamento durante i giorni delle vacanze pasquali. Mentre il 22 per cento non ha aperto: il 54 per cento nella provincia di Cagliari. Tutti presenti, invece, nel Sulcis Iglesiente e a Oristano (ma in queste province vi sono poche strutture ricettive, rispettivamente il 2,6 e il 5,5 per cento del totale dell’isola). Per il 23 per cento il risultato è stato «insufficiente» e per altrettanti «buono». Per i prossimi mesi, in rapporto alle prenotazioni, per il 39 per cento si prospetta una stagione «buona» e per il 33 «sufficiente».
Servizi regionali. Secondo Abis, nonostante siano stati istituiti i Sistemi Turistici locali (Stl), «ancora non sono arrivati i risultati sperati e l’azione dell’Agenzia “Sardegna promozione” stenta a decollare». Poi c’è una «forte carenza nel settore della formazione degli operatori, della programmazione consapevole e della promozione».
Di diverso parere l’assessore regionale al Turismo Marisa Depau. Per lei le difficoltà dell’Agenzia sono dovute al fatto che «non si occupa solo di turismo e artigianato, ma anche di attrarre investimenti». Inoltre si sta lavorando su un «turismo diverso» e su «mercati distanti» come, ad esempio, quello russo e americano, «con un incremento dei turisti stranieri».