Rassegna Stampa

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Lirico, incertezza sugli stipendi. Sindacati contro Zedda: "Mancano 2 milioni dal Comune"

Fonte: web SardegnaOggi.it
29 gennaio 2015


 

 

Presa di posizione dei sindacati del teatro Lirico di Cagliari dopo l'annuncio del mancato pagamento della mensilità di gennaio


 

 
CAGLIARI – Il Lirico continua a essere circondato da un mare d'incertezze: entro sabato dovrebbe uscire il nome del nuovo soprintendente, ma non sembra essere l'unica delle grane in corso. Il mancato pagamento degli stipendi del mese di gennaio, annunciato dal sindaco-presidente della Fondazione Massimo Zedda, “troppe le spese nel 2014” con un'accusa all'ex sovrintendente Meli che dal suo canto ha smentito, arriva l'ennesima presa di posizione da parte di sei sindacati dei lavoratori: Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials, Cisal, Libersind, Confsal, Snater, Css. Attraverso un comunicato, bollano come “incomprensibili” le dichiarazioni di Zedda e rimarcano quella che è stata la “difesa” di Mauro Meli: il Comune non avrebbe infatti liquidato i 2 milioni di euro di contributo proveniente dalle casse di palazzo Bacaredda, denari che fanno il paio con quelli – assenti – legati al progetto 'Shardana', per il quale la Regione ha già versato il contributo.

Se il Comune avesse provveduto a far arrivare questi soldi, “non ci sarebbero stati problemi. Le dichiarazioni di Zedda ci sembrano strane, perchè a oggi i contributi 2015 di Stato, Regione e Comune sono in essere”. Sulle spese enormi denunciate da Zedda, inoltre, i sindacati muovono altri dubbi: “Il consuntivo 2014 si chiude a giugno 2015, se il presidente (cioè Zedda, ndr) ha elementi che a noi non è dato sapere deve responsabilmente renderli ufficiali oppure deve tacere”. I sindacati ricordano al sindaco-presidente, che “il suo compito deve anche essere quello di intervenire e impedire” che un problema soprattutto di natura economica “possa arrecare danni alla Fondazione e ai lavoratori stessi”. Sui ritardi legati alle somme di denaro, “è inconcepibile che si debba aspettare oltre un anno per ricevere somme ascritte a progetti già realizzati, “ e sarebbe “disdicevole scoprire che tali ritardi siano da imputare non a una semplice negligenza ma a puro dolo”.