Lo ha comunicato ieri sera il presidente della Fondazione, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda

CAGLIARI Lirico, saltano gli stipendi, e per i lavoratori aumenta l'incertezza sul futuro del Teatro, privato da tempo di un Soprintendente e di una stagione. A comunicarlo è stato lo stesso presidente della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda, in una nota stampa diffusa ieri a sera inoltrata. Dopo aver premesso che per tre anni (dal 2011 al 2013) "grazie anche ai sacrifici dei lavoratori" si era raggiunto il pareggio di bilancio, afferma Zedda «oggi il Teatro è di nuovo in grave difficoltà». E annuncia infatti che «Non sarà infatti possibile pagare gli stipendi di questo mese perché non ci sono abbastanza soldi in cassa. Ci stiamo attivando per trovare ogni possibile soluzione _ spiega il sindaco e annuncia _ venerdì incontreremo le organizzazioni sindacali per illustrare e condividere l'attuale situazione dei conti del Teatro». La nota si conclude con una coda polemica all'indirizzo dell'ex Soprintendente Mauro Meli. «Così come avevamo segnalato da tempo, nel 2014 _ afferma il presidente della Fondazione _ si è speso troppo e adesso sono i lavoratori a pagarne le conseguenze». Si ripete quindi lo stesso dramma di pochi mesi fa quando i dipendenti del Lirico videro il pagamento dei loro stipendi slittare di diversi giorni. Un ulteriore segnale di malessere che è lungi dal favorire un'atmosfera più serena necessaria per far ripartire la macchina culturale più importante dell'isola. D'altra parte più si avvicina l'ora della scelta del futuro Soprintendente da parte del Consiglio di Indirizzo (forse venerdì) si moltiplica la diffusione di notizie spesso non controllate che poi nella Rete ingigantiscono creando ulteriori elementi di tensione. Come è accaduto nel caso delle premialità attribuite dal ministero dei Beni culturali e distribuite ai teatri (servono per dare più o meno risorse) che nel caso del Lirico cagliaritano - è stato collocato in fondo alla graduatoria, il dato è stato erroneamente attribuito all'esercizio 2014, mentre in realtà è da leggersi riferito al triennio 2011-2013 quando alla guida del teatro c'erano De Benedetto e poi la Crivellenti. Sono dati elaborati in ritardo. Quelli relativi al 2014, un anno ricco di buoni risultati (per numero spettatori e numero di produzioni) invece non sono stati ancora analizzati. (w.p.)