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Cagliari, il Comune pensa a un kit bebè per i nuovi nati

Fonte: web SardegnaOggi.it
28 gennaio 2015

 

Cagliari, il Comune pensa a un kit bebè per i nuovi nati
Una scatola con il corredo utile nei primi mesi di vita di ogni neonato. Il Consiglio comunale approva un ordine del giorno sull’esempio del “maternity box” esistente dagli anni ‘30 in Finlandia. L’obiettivo è contrastare la decrescita della popolazione



CAGLIARI - Come la Finlandia, ottanta anni dopo. In Comune, a Cagliari, arriva una proposta per contrastare la diminuzione della popolazione. Fabrizio Rodin (Pd), presidente della commissione Politiche Sociali e primo firmatario, ha ricevuto a larga maggioranza il via libera del Consiglio: “Cagliari - afferma - ha un trend delle nascite negativo, la popolazione diminuisce e l’età media aumenta. Nel 2013 il numero dei morti è stato più del doppio di quello dei nuovi nati. Per invertire la rotta sono necessari strumenti e servizi di supporto alla genitorialità”.

In concreto il Comune, con la collaborazione della Asl 8, dovrebbe fornire a ogni neonato un corredo con il necessario per i primi mesi di vita. L’ordine del giorno approvato non entra nei dettagli ma se l’esempio è quello della Finlandia è facile immaginare che nella scatola debbano esserci coperte, vestiti, giocattoli e panni. “La Finlandia, uno dei paesi più avanzati dal punto di vista delle politiche a sostegno della maternità e con uno dei tassi di mortalità infantile più bassi al mondo - prosegue Rodin nel documento -, mette a disposizione di tutte le donne incinte una scatola contenente il necessario per i primi mesi di vita dei nuovi nati. Il dono è consegnato a bimbi e bimbe di tutti i ceti sociali, proprio per sottolineare un importante messaggio di uguale inizio nella vita”.

La proposta prevede che il “box” possa essere richiesto fin dal quarto mese di gravidanza della futura mamma dopo una visita prenatale. “A Cagliari - conclude - un dono simile consentirebbe a molte famiglie di poter avere il necessario per i primi mesi di vita dei figli e incrementerebbe al tempo stesso le visite prenatali”. I prossimi passi, per portare avanti l'ordine del giorno, spetteranno alla Giunta.