Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quell'obbrobrio da eliminare con molta fretta

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2015


LO SCANDALO. Il Poetto e l'Expo 2015

 


L'azzurro si insinua in ogni apertura e sa di cielo e di mare. Tra i calcinacci, le finestre sfondate, i soffitti cadenti, le scritte sui muri, l'azzurro illumina lo sfacelo e grida, denuncia, accusa. Il rudere dell'ex ospedale Marino continua a perdere i pezzi in mezzo alla spiaggia dei cagliaritani. Quanta commovente bellezza e quanta insopportabile bruttezza nelle immagini che la mano esperta di Max Solinas ha colto, la Sella del diavolo in lontananza, il mare d'inverno a far da sfondo, il degrado in primo piano.
Sembra impossibile, eppure è così: la realtà è uno scempio con radici nella sabbia. Il problema è che ci si abitua a tutto, anche a un edificio in rovina in una delle zone ambientali più belle della città. Ebbene: il reportage fotografico ha l'obbiettivo di costringere i cagliaritani a dire no, noi non ci rassegniamo, quella costruzione andata in malora non la vogliamo, quello scandalo deve essere cancellato dalla vista di residenti e turisti.
C'è un problema burocratico legato a una gara d'appalto? Lo si risolva al più presto, questo sconcio deve finire. Cagliari quest'anno sarà la spiaggia dell'Expo, come può presentarsi con questo obbrobrio? Bisogna studiare, e in fretta, come chiudere la questione. Nata tanto tempo fa, quando si era deciso che un albergo diventasse ospedale e un ospedale diventasse albergo, uno a un passo dall'altro, di fronte alla spiaggia. E non c'è niente da ridere.
Maria Francesca Chiappe