Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Da Van Looy ad Adorni, da Merckx a Petito Nell’albo d’oro tutto il Gotha del ciclismo

Fonte: La Nuova Sardegna
12 febbraio 2009

GIOVEDÌ, 12 FEBBRAIO 2009

Pagina 39 - Sport

LA STORIA






CAGLIARI. Il ciclismo professionistico sbarca per la prima volta in Sardegna nel 1948 con la Sassari-Cagliari. Solo dieci anni più tardi nasce il Giro di Sardegna, su felice intuizione di Franco Pretti. Il passista, grazie alla sensibilità dell’allora Presidente della Repubblica Antonio Segni - desideroso di dare vita a una gara autorevole nella sua terra - fece di tutto per garantire l’adesione delle principali squadre straniere. E l’avventura riuscì.
I grandi campioni sceglievano le strade sarde per completare i loro allenamenti approfittando del clima mite dell’isola. Prima di lasciare, Pretti fondò pure la Audax, gloriosa società i cui colori furono vestiti dai più forti atleti isolani, da Ignazio Aru a Natale Pau, Francesco Musa e Giovanni Garau. Con l’abbandono di Pretti la competizione iniziò la sua parabola discendente. Le edizioni ’82 e ’83 furono organizzate da Federazione e Gazzetta dello Sport, poi buio pesto per ben tredici anni. Nel biennio ’96- ’97, tra mille difficoltà, si riparte. Vincono Gabriele Colombo e Roberto Petito ma proseguire non è facile. Intanto i grandi corridori continuano a sbarcare in Sardegna per preparare al meglio la stagione. La Carrera-Tassoni di Claudio Cappucci e di Marco Pantani per anni è andata in ritiro ad Alghero. Il Team Polti di Gianluigi Stanga, che accompagnava il mito di Gianni Bugno, aveva la piacevole abitudine di svolgere un periodo di preparazione ad Arborea.
L’albo d’oro ospita nomi importanti del ciclismo internazionale. Nel 1958, all’esordio, vinse il francese Antonin Rolland. L’anno dopo, a intervalli regolari ( ’59, ’62 e ’65) fu la volta di Rik Van Looy, il corridore belga che aveva l’abitudine di raggiungere con grande anticipo la Sardegna. Il primo italiano si vide nel ’63. Fu Arnaldo Pambianco, vincitore del Giro d’Italia due anni prima. Poi Vittorio Adorni (’65) e Luciano Armani (’67), prima dello strapotere del “cannibale” Eddy Merckx, indimenticabile maglia rosa del quinquennio’68/’74. Gli ultimi vincitori sono Gabriele Colombo (’96) e Roberto Petito (’97). Il resto è storia di domani.
M. F.