Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pace fra Giunta e Comuni Via libera ai micro appalti

Fonte: La Nuova Sardegna
27 gennaio 2015


La Nuova Sardegna Sassari
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Dopo le polemiche è ripreso il confronto istituzionale: l’intesa ormai è vicina
Settanta milioni subito spendibili per cento cantieri di opere pubbliche locali


di Umberto Aime 

CAGLIARI Dallo scontro al confronto: dopo settimane e settimane, Regioni e Comuni hanno capito che litigare – seppure in maniera quasi sempre costruttiva – poteva essere molto, troppo rischioso fino a provocare un pericoloso cortocircuito istituzionale. Sarà la pressione della crisi economica e sociale, sarà perché le schermaglie politiche hanno un senso fino a un certo punto, sta di fatto che il dialogo è ripreso fuori dal ring. Ognuna delle parti ci ha messo del suo per rasserenare gli animi e puntare di nuovo, insieme, a un solo obiettivo: far uscire l’isola dal tunnel della crescita zero. Gli appalti. Un primo passo importante verso la pace è stato fatto dagli assessori al Bilancio, Raffaele Paci, ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e agli Enti locali, Cristiano Erriu. Insieme hanno annunciato che poco più di cento Comuni avranno subito a disposizione settanta milioni per avviare entro un mese altrettanti cantieri. Sono in gran parte piccoli e medi interventi: spaziano dal risparmio energetico al dissesto idrogeologico, dagli itinerari culturali alla riqualificazione dei centri storici. Con in più questo impegno, sottoscritto dai Comuni: le opere dovranno essere consegnate entro settembre. «Abbiamo sfruttato – ha detto l’assessore Paci – i fondi europei che altrimenti avremmo dovuto restituire. Siamo partiti con venti milioni, dopo due giorni viste le richieste di finanziamento li abbiamo raddoppiati per arrivare fino a settanta. È la dimostrazione che, con trasparenza e velocità, in poco meno di due mesi, Regione e Comuni possono lavorare bene insieme e insieme dare una scossa decisa all’economia». Secondo le previsioni, ad aggiudicarsi gli appalti dovrebbero essere solo imprese sarde (gli importi sono sotto la soglia europea e quindi esentati dalle regole rigide di Bruxelles) e potrebbero “valere” almeno 400 posti di lavoro. «Il successo del bando con ben 482 domande presentate da 255 Comuni– sono state le parole dell’assessore Maninchedda – ha confermato che le amministrazioni locali, soprattutto quelle più piccole, hanno imparato bene a progettare e ad andare oltre i preliminari». Le assegnazioni delle risorse, i 70 milioni, sono state decise dalla cabina di regia per i fondi europei, coordinata dal direttore del Centro di programmazione Gianluca Cadeddu, su opere che erano «immediatamente cantierabili e la cui consegna poteva essere da qui a pochi mesi». Con anche un’altra certezza: «Quei Comuni rimasti fuori da questa prima selezione, oltre centocinquanta – ha detto l’assessore Erriu – potranno rientrare nei finanziamenti previsti dai prossimi bandi su cui stiamo già lavorando». L’intesa. Che i rapporti fra la Regione e i Comuni siano cambiati, è confermato anche da altre due notizie: oggi è in programma la prima riunione del tavolo tecnico che avrà il compito di elaborare un disegno di legge sul coordinamento della finanza fra centro e periferia, e la «condivisione di un emendamento alla Finanziaria per l’istituzione di un fondo per finanziare le opere pubbliche locali». La sintesi finale di questi reciproci passi in avanti può essere questa: «Abbiamo ritrovato un giusto spirito di collaborazione istituzionale e insieme privilegiato il dialogo senza per questo rinunciare alle proprie posizioni, ma con l’impegno di trovare un’intesa», ha detto il presidente dell’Associazione dei Comuni, Pier Sandro Scano, al termine di un incontro con Maninchedda e poi col presidente Pigliaru. È la nuova strategia del dialogo ripresa dal Consiglio delle autonomie locali, col presidente Giuseppe Casti: «Il confronto è riaperto e siamo sicuri che d’ora in poi sarà costruttivo». Ecco la conferma: oggi Paci e i Comuni s’incontreranno per discutere di Finanziaria.