Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Più vigili nei parcheggi»

Fonte: L'Unione Sarda
22 gennaio 2015

Poliziotto aggredito da un giovane senegalese, interviene il Consiglio

Zedda: ne discuta il Comitato per la sicurezza 


Più forze dell'ordine a presidiare piazze e parcheggi, specie quelli degli ospedali, diventati terra di conquista di alcuni parcheggiatori abusivi aggressivi e decisamente molesti. È quanto ha annunciato ieri sera in consiglio comunale il sindaco Massimo Zedda, rispondendo alle interrogazioni urgenti presentate sul punto dai consiglieri Stefano Schirru (Pdl) e Gianni Chessa (Gruppo Misto) dopo l'aggressione subita martedì nel Largo Carlo Felice da un vigile urbano colpito al volto - pare con un pugno e non con una bottigliata - da un ambulante senegalese, ultimo campanello d'allarme che testimonia di un rapporto ogni giorno più conflittuale e teso tra la città e gli immigrati di origine africana.
IL SINDACO «Ho intenzione di chiedere un incontro con il Prefetto per affrontare questo problema giustamente molto sentito dai cittadini - ha spiegato Zedda - e in quella occasione solleciterò che se ne discuta anche nel prossimo Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. In ogni caso non è vero che facciamo finta di nulla - ha poi aggiunto il primo cittadino -, noi interveniamo a tutela della legalità con le forze di cui disponiamo e quanto è successo al vigile, a cui va tutta la nostra solidarietà, lo dimostra. Purtroppo si tratta di un fenomeno che le stesse comunità straniere, specie quella senegalese, hanno difficoltà a controllare a causa della presenza sempre più consistente di giovani e giovanissimi che assumono atteggiamenti che a volte sconfinano nell'illegalità e che non possono in alcun modo essere tollerati. Sia chiaro che da parte nostra non c'è alcun atteggiamento benevolo, ma esiste un problema di controllo del territorio a causa dei tagli agli organici di polizia, carabinierie e finanza».
TEMA SPINOSO L'emergenza legata alla massiccia presenza di stranieri, prevalentemente africani, che chiedono soldi nei parcheggi dei centri commerciali e degli ospedali in modo sempre più pressante e aggressivo, è dunque finalmente approdata al centro dell'agenda politica. Meglio tardi che mai, visto che i segnali di una situazione incandescente ci sono da tempo e stanno ormai sfociando in veri e propri atti di violenza che rischiano di alimentare il virus dell'intolleranza. Qualche giorno prima della baruffa nel Largo, ad esempio, un altro giovane senegalese era stato arrestato in via Regina Margherita per aver mostrato i genitali a una donna che non gli aveva dato il “pizzo” per il parcheggio, mentre a inizio anno un commerciante era stato colpito con un pugno da un altro giovane di colore in via Logudoro. Senza dimenticare quanto accaduto a Pula a ottobre, quando un parcheggiatore abusivo nigeriano impedì di scendere dall'auto a un'avvocatessa che non gli voleva dare i 5 euro richiesti.
L'APPELLO DI DON LAI «Il problema esiste - ammette don Marco Lai, direttore della Caritas -, ma è bene che tutti mantengano i nervi saldi, perché il rispetto delle leggi e delle regole della convivenza civile non deve mai mancare, né da una parte né dall'altra. Chi sbaglia è giusto che paghi, ma non si faccia di tutta l'erba un fascio, sarebbe un errore gravissimo. Qualche giorno fa - prosegue il sacerdote - un padre egiziano, un uomo mite che andava a prendere il figlio a scuola, è stato picchiato da tre teppisti a bordo di un autobus del Ctm. Si potrebbe gridare all'aggressione a sfondo razziale ma non sarebbe giusto, si è trattato di teppismo, che deve essere punito dalle autorità senza diventare occasione per innescare conflitti etnici inutili e dannosi». Tradotto: i cretini e i violenti ci sono ovunque. A prescindere dal colore della loro pelle.
Massimo Ledda