Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le ferrovie sarde? Un disastro Il grido d'allarme dei sindacati

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2015

La Giunta taglia i bus e punta sui treni, ma la rete è stata in parte smantellata

Ammesso e non concesso che sia giusto e inevitabile sacrificare sull'altare della spending review la libertà di scegliere il bus o il treno per spostarsi tra Cagliari e Sassari, oppure per andare dall'aeroporto al centro città, il problema vero da affrontare è un altro: si tagliano le tratte su strada ma, nonostante la Regione voglia concentrare il sistema del trasporto pubblico locale sulle rotaie, le ferrovie non sono esattamente il fiore all'occhiello della Sardegna.
Lo (ri)denunciano i sindacati, che oggi incontreranno l'assessore ai Trasporti; lo segnalano da tempo i poveri utenti pendolari; lo ribadisce l'opposizione in Consiglio con Antonello Peru (FI): siamo sicuri che contestualmente alla soppressione delle corse dei pullman ci sarà un potenziamento dei convogli? In effetti, la domanda è tutt'altro che pretestuosa, perché mentre le cancellazioni saranno in vigore dal 1° febbraio, il nuovo Atr 365 super veloce (fermo alla stazione da 180 giorni) sarebbe dovuto “decollare” nell'autunno 2014, poi a fine anno scorso, ora in primavera, ma c'è chi dice che saremo fortunati se il fischio di partenza sarà entro il 2015. E comunque, fino a quando non saranno fatti i lavori di adeguamento dei binari, soprattutto nel nord dell'Isola, il super-treno che negli annunci istituzionali andrà a 200 chilometri l'ora, sarà invece lento come quelli attuali.
Dunque, tra dieci giorni - spiega la delibera dell'assessore ai Trasporti Massimo Deiana - addio alle linee Arst Cagliari-Sassari, Cagliari Elmas-aeroporto, Sassari-Olbia, mentre per la Sassari-Nulvi la ferrovia sarà destinata esclusivamente a servizi turistici (Trenino Verde, per il quale però sono stati stanziati appena 4 milioni e invece ne servono 3 in più) e la tratta sarà garantita su gomma. Con quest'operazione si risparmieranno 2 milioni 600 mila euro. Ancora: nella Cagliari-Nuoro via strada verrà abolito il pezzo Cagliari-Oristano. Per quest'anno - aggiunge Deiana - «abbiamo due grandi obiettivi: recuperare risorse dall'eliminazione delle tante sovrapposizioni sulla stessa linea dei treni, dei mezzi Arst e di operatori privati; trasferire progressivamente quote di trasporto sulle ferrovie, che diventeranno asse portante della mobilità regionale, evitando sprechi e contribuendo alla riduzione del traffico e dell'inquinamento».
Secondo lo scenario immaginato da uno studente che da Nuoro deve raggiungere Cagliari succederà che dovrà fare Nuoro-Macomer in treno (a scartamento ridotto), poi in bus fino a Oristano, e di nuovo in treno fino a destinazione. Ma, scomodità a parte, «come si spiega che se si vuole puntare sulla ferrovia, lo stanziamento in Finanziaria per il contratto con Trenitalia è di appena 40 milioni di euro, mentre oggi ne servono 44?», chiede il segretario generale Filt Cgil Arnaldo Boeddu.
Sottolinea il segretario generale Fit Cisl, Valerio Zoccheddu: «Nel settore, stiamo pagando il disinteresse totale delle precedenti amministrazioni regionali, c'era stato perfino chi a un certo punto lanciò l'idea di asfaltare i binari per costruire superstrade. Così, Trenitalia e Rfi hanno provveduto a un graduale e inarrestabile smantellamento della rete, senza che alcuna voce della politica si sia levata per chiederne conto». Prosegue il sindacalista: «L'anno scorso è stata completata l'opera di chiusura delle stazioni ferroviarie sarde e sono state disabilitate e abbandonate quelle di Bonorva, Borore, Elmas, Golfo Aranci, Marrubiu, Monti, Pabillonis, Paulilatino, Ploaghe, Porto Torres, Sanluri, Serramanna, Siliqua, Solarussa, Uras. Non solo: per risparmiare sulle manutenzioni sono stati scollegati molti binari e smantellati gli scambi di numerose stazioni, che consentivano ai treni incrocianti di non accumulare ritardi».
Continua Zoccheddu, a proposito del treno veloce: «Il problema non è il mezzo ma l'adeguamento della ferrovia, i lavori per il raggio di curvatura e l'ammodernamento tecnologico dovevano iniziare l'anno scorso, poi Rfi ha ritirato l'impegno e i 2 milioni e mezzo di euro necessari. Ora, se tutto andrà per il verso giusto, cominceranno a maggio prossimo».
Interviene l'associazione Utenti del trasporto pubblico: «A giugno la giunta Pigliaru aveva fatto attivare l'orario cadenzato, cioè i treni, sulla linea Cagliari-Oristano, partivano sempre allo stesso minuto di ogni ora», spiega Michele Vacca. «Poi, nonostante gli ottimi risultati, inspiegabilmente la Regione, anziché potenziare ha tagliato i fondi e soppresso molte corse, creando enormi disagi a cittadini e turisti».
Intanto Rete Ferroviaria italiana comunica che da domani inizieranno «importanti lavori di potenziamento infrastrutturale tra Cagliari ed Elmas, sulla linea Cagliari - Macomer. Quando termineranno, ci saranno più di 26 chilometri di nuove rotaie, 20 mila nuove traversine in calcestruzzo e più di 10 mila metri cubi di pietrisco rinnovato. L'investimento complessivo è di 4 milioni 750 mila euro».
Cristina Cossu