Le sedie in mattinata erano ancora lì. Nessuno ha fatto in modo di ritirarle: magari chi di dovere credeva di averla fatta franca, oppure confidava nella dimenticanza dei cronisti, di solito presi da emergenze più gravi di una mini-discarica. Se così fosse, sbagliava.
Marina Piccola, ore 11,40, ieri.
Le sedie inservibili erano ancora nell'intercapedine tra la terrazza e le scale che conducono dal parcheggio vista mare al porticciolo, terrazza di quel che un tempo era l'Infopoint del Comune. Chiuso, come le toilette con ingresso dal lato sinistro dell'edificio. Ma l'oblìo non può riguardare una delle perle della città: l'incuria non può essere tollerata nei luoghi che si ricordano come Marina Piccola, eccellenza sfruttata a metà per sottovalutazioni che talvolta rischiano di sconfinare nell'incompetenza. Sempre che il ritiro non sia avvenuto nel pomeriggio, chi ha l'autorità per intervenire, intervenga. Passi che i bagni non possono essere riaperti e che l'Infopoint rientra in scelte più generali, ma si trovi il modo di far sparire quelle sedie: i turisti vedono e raccontano.
Lorenzo Piras