Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Teatro lirico, i sindacati accusano: «Pressioni del sottosegretario»

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2015

Lo spettro del commissariamento infiamma l'attesa per la nomina del sovrintendente 

Lo spettro del commissariamento ma anche le dimissioni del rappresentante del ministero Pietro Ciarlo e quanto richiesto dal rappresentante del Banco di Sardegna Francesco Boggio («ritengo sia opportuno sospendere i lavori del Consiglio di indirizzo fino all'insediamento del nuovo consigliere») infiammano i lavori al Teatro lirico. In una nota congiunta i sindacalisti Massimiliano Ceccalotti e Annalisa Pittiu (Usb e Fistel-Cisl) denunciano con forza il «clima di tensione e di enormi pressioni che stanno accompagnando il delicato lavoro del Cdi della Fondazione Teatro lirico sin dalla data del suo insediamento, il 22 dicembre 2014». Clima di guerra che «solo una nota ufficiale del ministero del 14 gennaio, firmata dal direttore generale Salvatore Nastasi, ha contribuito a fare definitiva chiarezza sulla fine del mandato del sovrintendente Meli, ormai già scaduto dal 22 dicembre 2014». La nota del ministero sollecita inoltre il Cdi a procedere in tempi rapidi alla nomina del nuovo sovrintendente.
L'INCERTEZZA La paura dei lavoratori rappresentati da Ceccalotti e Pittiu: «Il mancato, tempestivo, rispetto di tale adempimento comporterebbe da parte del ministero vigilante il commissariamento del Teatro». In questo clima giovedì 15 gennaio si è dimesso il rappresentante del ministero Pietro Ciarlo, denunciando «una situazione di incertezza insostenibile» e «una situazione complessiva di conti che va capita, chiarita, affrontata», ma soprattutto - rimarcano i sindacati - «pressioni forti e insostenibili». La mattina del 16 gennaio nuovo colpo di scena. Il rappresentante del Banco di Sardegna, Francesco Boggio, ha inviato una lettera al presidente del Cdi Massimo Zedda, in cui dichiara che non prenderà parte alla riunione perché ritiene più opportuno sospendere i lavori fino all'insediamento del nuovo consigliere di nomina ministeriale, anche «in risposta all'esplicita richiesta in tal senso del sottosegretario Francesca Barracciu».
DICHIARAZIONI «Le indicazioni del sottosegretario Barracciu, la cui lecita predilezione per Mauro Meli è documentata da varie dichiarazioni pubbliche rilasciate in questi mesi», scrivono Ceccalotti e Pittiu in una nota, «spingono di fatto il consigliere Boggio in direzione contraria alle prescrizioni ufficiali del ministero che sollecita ad agire in fretta, minacciando il commissariamento. A questo punto, anche le dimissioni improvvise del professor Ciarlo assumono connotazioni inquietanti».
Com'è possibile, si chiedono i sindacalisti, «che un politico, fosse anche un sottosegretario, si permetta di esercitare sui componenti del Cdi delle pressioni che sono contrarie alle più elementari norme di correttezza, e in aperto contrasto con il dettato dello Statuto? A chi interessa rallentare o impedire il normale svolgimento dei lavori del nuovo Consiglio di Indirizzo? Qualcuno vuole davvero che questo teatro venga commissariato?
Di certo non il Cdi della Fondazione, che il 16 gennaio si è riunito e ha approvato il bilancio previsionale 2015 e una nuova stagione artistica economicamente sostenibile e in linea con le entrate certe». Nella stessa riunione il Cdi ha pubblicato un avviso di nomina per individuare il nuovo sovrintendente e ha annunciato la volontà di incontrare i sindacati.
Sulla situazione al Teatro lirico interviene anche Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d'Italia-An: «È proprio un brutto spettacolo: con un sovrintendente, Mauro Meli, che firmava atti, stipendi e curava il futuro cartellone, ma che, forse anche a sua insaputa, era decaduto dall'incarico da circa un mese». (p. p.)