Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marino, il caso in Procura Casu: «Pronto un esposto»

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2015

Casu (Gruppo misto): l'ex ospedale è una bomba a orologeria 


Mozioni e sit-in non bastano. Ora arriva anche l'esposto alla Procura. «Chiederò che vengano verificate le condizioni ambientali e la presenza di rifiuti tossici», annuncia il consigliere comunale del gruppo misto Paolo Casu. Gli occhi sono puntati sullo scheletro del vecchio ospedale Marino. «È una bomba ecologica pronta ad esplodere: le non risposte della Regione e l'atteggiamento passivo del sindaco Massimo Zedda non sono piu tollerabili».
PROTESTA Appuntamento in riva al mare. Mentre gli operai portano avanti i lavori per realizzare il Poetto del futuro, attorno regna il degrado. La politica continua a rimpallarsi colpe e responsabilità, intanto l'ex colonia del periodo fascista da più trent'anni aspetta di conoscere il suo futuro. E pure i cagliaritani. Naufragato anche l'ultimo progetto per la realizzazione di un centro riabilitativo di eccellenza si riparte da zero. Le carte cambiano ancora. La Prosperius, società toscana che si è aggiudicata la gara, avrebbe dovuto iniziare i lavori ad aprile dell'anno scorso. A dicembre la sorpresa. Saltano fuori «gravi irregolarità che non consentono la stipula del contratto», come dichiarato dall'assessore regionale all'Urbanistica Cristiano Erriu. «Perché a Olbia, un'operazione come quella del San Raffaele si è conclusa in poco meno di due mesi, mentre l'ex ospedale Marino da continua a essere un rudere?», domanda Casu. «Non è possibile che dopo sette conferenze di servizi e decine di progetti solo oggi ci sia accorga che il bando non va bene», osserva. «Il sindaco Zedda a fine anno ha votato una mozione per la consegna dell'immobile, dopo pochi giorni ha proposto di costruire un albergo».
L'IPPODROMO Il mirino si allarga, basta fare qualche metro per raggiungere l'ippodromo. Uno stalliere, una decina di cavalli e un cartello scolorito sono quel che resta della struttura. Dopo le dimissioni (ufficializzate il primo ottobre) di Giovanni Ena, presidente del consiglio di amministrazione, e i licenziamenti del personale, l'impianto è fermo. «Da giugno si discute della liquidazione della società ippica senza concludere nulla. Siamo davanti a un'intollerabile politica del rimando», polemizza Casu. «Nonostante l'impegno e i richiami in questi ultimi anni, sull'ex ospedale Marino e sull'Ippodromo di Cagliari, regnano incontrastati il silenzio e l'immobilismo. Da parte del Comune e della Regione».
Sara Marci