Rassegna Stampa

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Movida alla Marina, i residenti: "Nessuna tutela per la nostra salute"

Fonte: web Castedduonline.it
15 gennaio 2015

 


La reazione degli abitanti dopo l’ordinanza pro-movida del Tribunale di Cagliari, che ora annunciano di presentare un reclamo


Autore: Redazione Casteddu Online il 14/01/2015 17:01

 

 

“Il giudice ha deciso che chi sceglie di vivere in questo quartiere non può imporre limiti alle attività rumorose, dimenticando che noi ci abitiamo da decenni e fino al 2009 questi problemi non esistevano”. Con queste parole il presidente del comitato “Rumore no grazie”, Enrico Marras, commenta l’ordinanza emessa dal giudice civile dopo il ricorso presentato con altri quattro abitanti della Marina contro dodici locali del quartiere: un provvedimento d’urgenza a tutela della salute di tutti i residenti contro l’inquinamento acustico più volte denunciato all’amministrazione comunale.


Ma il Tribunale ha dato ragione ai titolari dei locali. “Un fatto sconcertante – continua Marras - in quanto il quesito se esista o meno in Marina  un livello di rumore che violi la normativa di merito e il Piano comunale contro l'inquinamento acustico del 1994, è ormai cosa certa e indiscutibile. Soprattutto dopo i rilevamenti fonometrici richiesti dal Prefetto di Cagliari all'Arpas (Azienda Regionale per la Protezione dell'Ambiente), condotti per circa  tremila ore nella primavera-estate del 2014. Ed è proprio la relazione predisposta dai tecnici dell'Arpas che ha evidenziato  la drammaticità in cui vivono i residenti delle zone ‘incriminate’ (via Savoia, piazzetta Savoia, via Dettori, scalette di Santa Teresa). Tanto che, accertata l'esistenza di un rischio per la salute umana e per l 'ambiente   l'Arpas ha considerato  ‘necessaria  l'adozione di uno specifico piano di risanamento acustico’ da parte del Comune di Cagliari”.

Secondo i ricorrenti “la decisione del giudice, che per altro ha commesso un grave errore assumendo come  riferimento delle proprie valutazioni il  Piano comunale contro l'inquinamento acustico del 2009 mai entrato in vigore, lascia inalterato il quadro di drammaticità. Nel rimpallo di responsabilità di intervento, a cui ancora una volta i cittadini indifesi sono chiamati ad assistere, a uscirne danneggiato è stato  il diritto alla  salute e alla vita, che la Costituzione tutela in via prevalente e prioritaria su ogni altro diritto. In nome di quella tutela necessaria e urgente chiediamo che il Comune di Cagliari provveda con  tempestività e senza ulteriori temporaggiamenti all'adozione del  Piano di risanamento acustico invocato dall'Arpas per non aggravare ulteriormente lo stato di patologie in cui sono precipitati molti residenti del quartiere Marina. serve, infine, ricordare che il quartiere sopporta da  anni livelli di rumorosità che la legislazione di merito vieta persino nelle aree interamente dedicate alle attività industriali”.