Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il vicepresidente ha avuto un malore ieri mattina Consiglio in lutto, è morto Sandro Vargiu

Fonte: L'Unione Sarda
12 gennaio 2015

PALAZZO BACAREDDA.

 


Si è sentito male ieri mattina. La moglie ha subito chiesto l'intervento del 118 ma purtroppo Sandro Vargiu, consigliere comunale eletto nelle ultime elezioni comunali tra le fila dei Riformatori, all'ospedale Brotzu ha cessato di vivere per arresto cardiaco. Aveva 53 anni, lascia la moglie e una figlia. «Scompare una persona mite, un gran signore», dicono Ninni Depau (presidente del Consiglio comunale) e Fabrizio Rodin (presidente della commissione Politiche sociali), tra i primi ad accorrere in ospedale. A palazzo Bacaredda Vargiu ricopriva due ruoli importanti: era vicepresidente del Consiglio e della commissione Politiche sociali.
Nato in città, laurea in Giurisprudenza, l'esponente dei Riformatori era in pensione da quasi tre anni. Aveva collaborato alla Cattedra universitaria di Diritto del lavoro dal 1988 al 1990 e aveva insegnato Diritto ed Economia negli istituti Martini e Grazia Deledda. Dal 2003 al 2012 è stato funzionario amministrativo alla Regione.
Vargiu, fratello di Pierpaolo – attuale deputato e presidente della Commissione permanente degli Affari sociali - è stato eletto in due consiliature come consigliere nella circoscrizione 8 mentre dal 2000 in poi è sempre stato consigliere comunale. Dal giugno 2011 era vicepresidente del Consiglio.
Due anni fa aveva subito un trapianto di cuore e aveva trascorso diversi mesi in ospedale. In seguito ai problemi di salute aveva dovuto abbandonare per diversi mesi i lavori dell'Aula. Al suo ritorno tra i banchi del Consiglio era stato accolto con affetto dai colleghi. Ninni Depau lo ricorda con commozione: «Lo conoscevo dalla scorsa legislatura. Mi hanno sempre colpito la sua mitezza e la carica umana, qualità che lo facevano apprezzare dall'Aula». Anche Fabrizio Rodin ne traccia un profilo commosso: «Sandro era un gran signore, durante i lavori in commissione e durante le sedute del Consiglio riusciva ad assumere posizioni che esulavano dalla contrapposizione tra maggioranza e opposizione. Se convinto della bontà di una scelta, spesso votava anche con noi della maggioranza. Poneva al primo posto l'interesse superiore della città. Dopo la malattia percepiva la vita come un dono».
I funerali oggi alle 15,30 nella basilica di Bonaria. Il Consiglio lo ricorderà nella seduta di domani. (p. p.)