Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La bonifica della laguna

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2015


SANTA GILLA. Già individuate dal Comune sette aree invase dai rifiuti

 

Pronti 450 mila euro per eliminare le discariche


 
 

Lo sconcio sarà eliminato. In sette punti già individuati dal piano di bonifica predisposto dal Comune, saranno cancellate le discariche a cielo aperto che infestano le sponde di Santa Gilla. Per il progetto annunciato l'altra mattina dal sindaco Massimo Zedda e dalla maggioranza in occasione della conferenza di fine anno, sono pronti 450 mila euro. Fondi con cui si tenterà ancora una volta di ripulire la laguna presa di mira da chi vuole sbarazzarsi di propri rifiuti senza passare attraverso le normali e ufficiali vie dello smaltimento.
IL PRESIDENTE "È in atto una stretta collaborazione con il Parco di Molentargius - ha ricordato il presidente della Commissione urbanistica consiliare, ricordato Andrea Scano - per riuscire a far partire anche per Santa Gilla un programma di tutela e valorizzazione che riesca anche ad fermare il fenomeno, purtroppo diffusissimo, dell'abbandono dei rifiuti lungo le sponde della zona umida. Abbiamo, per le discariche, un fondo consistente che ci permetterà di ripulire sette aree, quelle occupate da cumuli di rifiuti".
GLI INGOMBRANTI Tra queste, le zone dietro la Città mercato dove anche in passato si era tentato di eliminare le discariche. L'aveva fatto Ferrovie Italia, sistemando una sbarra per impedire agli automezzi di raggiungere i terreni lungo la strada ferrata che porta a Elmas, anche questi utilizzati per disfarsi della spazzatura. La Forestale aveva poi piazzato le telecamere per inchiodare i responsabili, riuscendo a individuare alcuni padroncini di imprese private che scaricavano qui i loro camion. Denunce e multe sono servite a poco.
LO SCONCIO Oggi le sponde di Santa Gilla sono di nuovo ricoperte di amianto, elettrodomestici, materiale di edilizia, vecchi pneumatici e tantissimo altro materiale. Enormi discariche che finiscano spesso in acqua. Direttamente nella laguna così come nei canali che la circondano. "Santa Gilla - ha aggiunto Scano - non gode degli stessi finanziamenti di Molentargius ed è per questo che bisognerà collegare le due aree umide alle porte di Cagliari". Tra gli obiettivi immediati, la riqualificazione del caseggiato che ospiterà il centro di educazione ambientale. Mentre si pensa al rilancio dell'attività di pesca. "Attività che dipende non tanto dal Comune quanto dalla Regione - ha precisato il sindaco Zedda - ma su cui bisognerà puntare. Per esempio creando le condizioni per l'ittiturismo". Un valore aggiunto per le cooperative di pescatori ma anche occasione di sviluppo per l'intero compendio racchiuso tra Cagliari, Elmas, Capoterra ed Assemini.
A. Pi.