Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuovo sfregio al Bastione

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2015


 


Monumenti sfregiati, auto e cassonetti incendiati, petardi usati come bombe per danneggiare le vetrine dei negozi, cabine telefoniche mandate in frantumi a colpi di mazza, panchine e lampioni distrutti per gioco.
SFREGIATO IL BASTIONE È il bilancio dell'altro Capodanno, quello dei vandali che la notte del 31 dicembre hanno come da tradizione dato il peggio di sé, mischiandosi alla folla pacifica che ha invaso il centro storico di Cagliari per salutare l'arrivo del 2015. Due giorni dopo la grande festa i danni causati dalle bande di balordi appaiono in tutta la loro evidenza, soprattutto al Bastione Saint Remy, uno dei monumenti architettonici più belli del capoluogo sardo, ancora una volta ferito senza pietà. Qui sono state letteralmente divelte e frantumate alcune lastre in marmo delle sedute che corrono tutto attorno al parapetto. Non solo: i teppisti di Capodanno hanno anche sbriciolato il globo di uno dei lampioni, seminando ovunque cocci di bottiglie di vetro e spazzatura di ogni genere. Un altro lampione porta i segni di un tentativo di sradicamento e ora pende leggermente da un lato.
TURISTI SCONCERTATI Le 11 di ieri mattina, frotte di turisti incantati ammirano dal Bastione lo stupefacente panorama del golfo invaso dalla luce bianca di un sole ancora gelido. Scattano foto, si mettono in posa, ma si accorgono anche delle pessime condizioni in cui versa il monumento. «È stupendo, meraviglioso, ma perché non lo tutelate?», si domanda uno di loro, in inglese, quando gli chiediamo cosa ne pensa. E mentre parla indica le decine e decine di scritte fatte con la vernice spray che deturpano pavimentazione e muri in marmo, alcune a caratteri cubitali risalenti ormai a un paio d'anni fa. «Perché non puliscono?», chiede stupita l'amica con la macchina fotografica in mano. Uno sconcio che si ripete periodicamente senza che si riesca ad evitarlo, forse anche perché nella zona non ci sono telecamere di sorveglianza e i vandali sanno di poter agire indisturbati. Soprattutto la notte, quando i locali chiudono e il Bastione di Saint Remy diventa letteralmente terra di nessuno.
GLI ALTRI RAID E non è finita qui. In piazza Costituzione, proprio sotto il Bastione, ancora nel cuore della città, i teppisti si sono invece accaniti su una cabina telefonica della Telecom, che hanno letteralmente disintegrato a colpi di mazza, sparpagliando cocci di vetro ovunque. Un “lavoro” che non si fa certo in pochi secondi, eppure nessuno pare abbia visto niente. Nell'elenco dei raid vandalici dell'ultimo dell'anno rientrano poi gli incendi di almeno tre auto e cinque cassonetti della nettezza urbana, che però sono diventati ormai una costante quasi quotidiana. Dulcis in fundo i botti usati come piccole bombe contro serrande e vetrine dei negozi: in questo modo in via Crespellani è stato danneggiato un distributore automatiche di bevande.
Massimo Ledda


Reazioni

Rabbia sui social
«Trovateli subito
e fateli pagare»

La notizia dell'ennesimo sfregio al Bastione di Saint Remy ha scatenato immediatamente l'ira del popolo dei social network. Le foto delle lastre divelte dalle sedute del monumento, postate su Facebook, hanno collezionato centinaia di commenti.
«Se si riesce ad individuarli, che siano puniti e costretti al risarcimento, forse, dico forse, impareranno qualcosa di buono», scrive Francesco Costa. «Che tristezza - commenta Silvia Sanna -. Già le scritte rosse sui muri del bastione erano uno schiaffo in faccia». C'è chi invece propone punizioni originali: «Lavori socialmente utili per un anno ed obbligo per tre anni di portare, fuori domicilio, un giubbotto con la scritta vandalo cogli....», mentre Maria Bonaria Dentoni annuncia di aver «segnalato il problema all'assessore competente e ai vigili urbani. Dovranno trovare soldi per un sistema di videosorveglianza. Complimenti ai vandali nessuna pietà per chi non rispetta i beni pubblici. Mi hanno consigliato segnalazioni dei cittadini anche al nuovo numero verde. Fatelo anche voi».