Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vigili urbani assenteisti: Cagliari non è come Roma

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2015


Turni di lavoro regolari per le feste, solo 4 malati. Ma c'è malessere

 

Cagliari non è Roma. La bufera sull'assenteismo non travolge i vigili urbani del capoluogo sardo, al riparo da ogni sospetto: l'ultimo giorno dell'anno erano in servizio 85 agenti su una forza lavoro di 340, tanti sono nell'organico del Corpo di Polizia municipale. Alla mezzanotte, dopo il cambio turno, sono rimasti in 41 e dall'una del primo gennaio in 36 hanno vigilato sulla città. «Solo 4, sul totale programmato, si sono assentati per malattia», assicura il comandante della Polizia municipale, Mario Delogu. Numeri che fanno sorridere di fronte ai casi degli 85 vigili romani su 100 malati a Capodanno. «Assenze fisiologiche - ribadisce il comandante - i nostri vigili non sono assenteisti: hanno lavorato nei due giorni di Capodanno pattugliando la città nella notte del 31, con presìdi nelle quattro piazze cagliaritane della festa, e il primo dell'anno, naturalmente anche nelle caserme di viale Trieste e via Castellani».
NELLA NORMA Che il fenomeno assenteismo non sfiori Cagliari lo “giura” anche il sindacato. «E questo vale non solo per i vigili urbani ma per tutto il personale del Comune», avverte Gigi Ullu, agente di polizia municipale e componente della segreteria Cisl in rappresentanza dei dipendenti comunali, «chi è andato in ferie per dicembre lo ha stabilito da marzo dell'anno precedente, alla luce di una programmazione anticipata e precisa per evitare di creare disagi nelle varie sezioni. Un'anomalia come quella romana non s'è mai vista, anzi: la pattuglia cagliaritana dei vigili è quella che si assenta meno rispetto alla generalità dei dipendenti comunali. Così anche il 31 non ci sono state defezioni, se non quelle fisiologiche, legate all'influenza di stagione».
MALCONTENTO Il caso di Roma, come i fatti stanno rivelando, è «l'emblema di un malessere che cova all'interno della categoria». Sotto questo aspetto neppure Cagliari è un'isola felice. «Uno degli argomenti di protesta che ricorre da anni e ancora senza soluzione - aggiunge Delogu - è rappresentato dal contratto: quello dei vigili è lo stesso dei dipendenti comunali, non c'è una contrattazione separata che tenga conto della specificità dell'attività che si svolge, come il personale chiede da tempo». Non è l'unico motivo. «Da due anni il malessere cova sotto la cenere - ricorda Ullu - con l'amministrazione i sindacati hanno aperto un contenzioso davanti alla pretura del lavoro per fermare la richiesta di restituzione di 10mila euro avanzata dal Comune sulle quote-lavaggio del vestiario, nonostante fossero previste da regolamenti e delibere. Abbiamo perso tutte le nostre conquiste, come l'indennità di coordinamento e ogni voce legata al salario accessorio. C'è molto malcontento e il caso di Roma conferma che il malessere, con un contratto bloccato da 6 anni, viene da lontano».
Carla Raggio