Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari città di pensionati: «Più servizi contro la crisi»

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2009

La Cisl rilancia la battaglia su pensioni e assistenza 



Il sindacato dei pensionati della Cisl chiede al Governo e agli enti locali una politica sociale più concreta per gli anziani bisognosi che campano con pensioni di 500 euro al mese.
Cagliari invecchia velocemente e si riscopre tra le città con più capelli bianchi: 202 anziani ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni. Un popolo di pensionati che ormai è un quarto della popolazione di tutta la provincia. A dargli voce è il sindacato Fnp della Cisl, con i suoi 15 mila iscritti in città.
IL SINDACATO Augusto Mameli, riconfermato segretario generale per altri 4 anni, conosce bene quest'universo composto da gente vivace e ancora attiva (dal '97 a oggi il tasso di occupazione della popolazione tra i 55 e i 64 anni è aumentato del 6,4 per cento) ma anche da persone che soffrono un forte disagio economico, che vivono con non più di 500 euro al mese, spesso non autosufficienti e disabili (il 38 per cento degli invalidi civili ha più di 70 anni). «C'è ancora molto da fare nel campo della sanità, dell'assistenza e di contrasto alle povertà», premette Mameli. Sarà per questo che il sindacato comincia ad attrezzarsi per le battaglie prossime venture e a “pescare” forze nuove: nella segreteria provinciale della Fnp-Cisl, con Mameli, Ignazio Poddighe e Achille Trogu, ci sarà anche una donna, Assunta Artizzu, ex funzionaria della banca Cis, pensionata neanche sessantenne. New entry nell'Fnp, proviene dalle fila del sindacato dei bancari e per i pensionati cagliaritani giura battaglia alla social card e al bonus famiglia, che costringono gli utenti a un iter burocratico «assurdo». «Non sono altro che specchietti per le allodole - taglia corto Artizzu - si carica di burocrazia la povera gente con queste carte ingestibili per chi non ha mai usato un bancomat: noi al Governo chiediamo interventi strutturali a lungo termine. A livello locale possiamo sviluppare le politiche sociali».
I PENSIONATI Le pensioni erogate dall'Inps sono 85.979 con importi medi di 595 euro al mese, circa duecento in meno rispetto alla media nazionale. Un reddito che, in molti casi, è l'unico che entra in famiglia, sola e unica fonte di sostentamento dei figli. La crisi economica e il caro-vita sono più d'una mazzata per questa categoria: «La Fnp - spiega Mameli - si batte per mantenere il potere d'acquisto delle pensioni decurate del 35% negli ultimi 15 anni».
RIVENDICAZIONI Ai Comuni il sindacato chiederà di fare il punto sui servizi d'assistenza e, in particolare, sui “punti unici di accesso”. Uno di questi è stato attivato in via Campania dalla Asl 8 per dare una mano agli anziani soli e bisognosi: «Perché funzionino davvero servono più soldi», denuncia Mameli. Assunta Artizzu pensa di dare una mano a chi campa di magre pensioni: «Si possono attivare convenzioni sui prezzi tra Regione e grosse catene alimentari». In attesa di tempi migliori, chi può se la cava da solo: gli anziani più grintosi navigano su Internet con i nipotini, e vanno anche a ballare. Della serie, non è mai troppo tardi.
CARLA RAGGIO

10/02/2009