Rassegna Stampa

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Castello, nasce "Sa Domu": scuola trasformata in centro culturale

Fonte: web Castedduonline.it
17 dicembre 2014

 


Laboratori di ceramica e musica, spazi di discussione e un dormitorio


Autore: Federica Lai il 16/12/2014 13:32

 

 

 


Laboratori di ceramica e musica, un'aula studio, una cucina, spazi di discussione per il quartiere e la palestra trasformata in dormitorio. Questo il volto della scuola media Manno di via Lamarmora dopo quattro giorni di occupazione e autogestione da parte di un centinaio di studenti cagliaritani. Uno stabile abbandonato da più di tre anni, deposito da mesi di calcinacci e vecchi pc accumulati tra la polvere e l'umidità delle aule. "L'obiettivo - spiega Enrico Puddu, studente occupante - è quello di recuperare lo stabile abbandonato, creando servizi per tutti gli studenti. Ma anche creare uno spazio indipendente per laboratori politici, culturali e sociali, aperto a tutta la cittadinanza: un luogo di formazione e condivisione di saperi slegato dalle logiche di profitto".

L'occupazione parte da venerdì scorso, 12 dicembre, durante la manifestazione dei sindacati e degli studenti contro la politica nazionale. Da allora un centinaio di ragazzi, universitari ma anche liceali, vivono nello stabile di via Lamarmora. "In quattro giorni - sottolinea Enrico - siamo riusciti a ripulire i primi due piani rendendoli vivibili, cosa che le istituzioni non hanno fatto in questi anni. L'occupazione continuerà ad oltranza finché non otterremo delle risposte: tra gli obiettivi c'è anche quello di creare uno studentato nelle aule del secondo piano, visto che gli alloggi a disposizione degli studenti sono troppo pochi". Cento in tutto gli occupanti che si alternano durante il giorno, e altri trecento studenti e lavoratori che aiutano nelle mansioni quotidiane. Solidarietà anche da parte dei vicino di casa. "Sono stati da subito accoglienti - aggiungono gli studenti - ci portano viveri e ci vogliono aiutare nelle pulizie". Diversi gli incontri nei giorni scorsi sia con l'assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, e quello comunale Enrica Puggioni, oltre che con il sindaco Massimo Zedda.

I motivi dell'occupazione sono riassunti in un documento politico scritto dal gruppo di studenti. "Il progetto nasce con l'ambizione di soddisfare necessità e bisogni di un'intera comunità  giovanile in lotta, e assieme una cittadinanza che si vede più esclusa da servizi e spazi di socialità. La nostra azione mira a rendere alla popolazione uno spazio da anni lasciato all'incuria e al degrado, per creare una partecipazione e un confronto aperti a tutti. Creiamo nella nostra città luoghi di aggregazione, scambio e socialità alternativi ai ritmi dettati dall'Università azienda e dalla città gentrificata. Questa è la grande scommessa dello Studentato Occupato Sa Domu: sino a quando le istituzioni non daranno risposte concrete a queste esigenze proseguiremo con il progetto". Gli studenti hanno anche organizzato una serie di iniziative per tutta la settimana: calcetto, cineforum, proiezione della partita Cagliari-Juventus, spedito e dj set, feste in giardino, assemblee e un mercatino e ludoteca per domenica mattina. Prevista anche una grigliata e un torneo di basket.