Tutti i compiti saranno assorbiti dall’assessorato all’Ambiente
 

CAGLIARI La Conservatoria delle coste sparisce - è stata chiusa ieri definitivamente con una delibera - ma la giunta non rinnega i fini per i quali era stato creato quell’organismo. I compiti e le risorse, infatti, saranno assorbiti da uno speciale servizio che viene creato all’interno dell’assessorato all’Ambiente. La nuova «divisione» disporrà di un’apposita dotazione finanziaria e avrà il compito di individuare ed eventualmente acquisire al demanio pubblico aree di particolare pregio ambientale e paesaggistico in modo da garantirne la tutela e la valorizzazione. È quanto prevede la delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano. Il provvedimento - viene sottolineato dall’esecutivo - consentirà un importante risparmio di risorse pubbliche oltre a modalità di intervento più snelle ed efficaci. La delibera rispecchia la linea già enunciata dal presidente Pigliaru: la Regione vuole proteggere le proprie coste e, in alcuni casi acquisirle al patrimonio attraverso la costituzione di un apposito Fondo ma stop ai costi della Conservatoria. Per adesso è stato prorogato il commissario ma le funzioni della divisione all’interno dell’assessorato all’Ambiente dovranno essere svolte dai funzionari della Regioni. Una decisione che non è stata condivisa dalle principali organizzazioni degli ambientalisti per i quali la Conservatoria doveva restare un'agenzia esterna all'assessorato dell'mbiente e - al contrario di quanto è accaduto - allargare le proprie funzioni fino a arrivare alla gestione del patrimonio paesaggistico-ambientale e marino della Sardegna. La Conservatoria delle coste era stata concepita all’epoca della giunta presieduta da Renato Soru sul modello francese del «Conservatoire du Littoral». Il ruolo doveva essere a cavallo tra l’azione di protezione delle aree costiere e gli strumenti di pianificazione.