LIRICO. Chiesta la convocazione urgente del Cda e la costituzione in giudizio
La convocazione urgente del Consiglio di amministrazione del Teatro lirico è stata chiesta ieri dai componenti Gualtiero Cualbu, Maurizio Porcelli, Giovanni Follesa e Giorgio Baggiani con una lettera inviata al presidente della fondazione, Massimo Zedda, agli altri membri del Cda e al collegio dei revisori. Tre i punti inseriti all'ordine del giorno. Il primo riguarda la “costituzione in giudizio sul procedimento penale in cui la Fondazione è citata quale parte offesa”. Proprio ieri Gualtiero Cualbu è stato sentito dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. «È dal 28 luglio», viene chiarito dai consiglieri al presidente della Fondazione, «e dai successivi incontri del 2 e 27 ottobre e del 4 novembre che il Consiglio non è stato messo in condizione di decidere in merito, ben sapendo che l'udienza si terrà il 25 novembre». Gli altri due punti riguardano la presentazione del bilancio preventivo 2015 e la stagione lirica e di balletto e la stagione sinfonica 2015.
Entro il 31 dicembre dovrà essere approvato il nuovo statuto. Cinque i componenti del Consiglio di indirizzo: oltre il presidente, il sindaco Massimo Zedda, un rappresentante del Comune (indicato già nel consigliere Mario Marchetti), uno della Regione, uno della Fondazione Banco di Sardegna (potrebbe essere il presidente Antonello Cabras) e uno del ministero. Per quest'ultima scelta si parla con insistenza del docente universitario ed ex consigliere comunale Pd Giorgio Caredda.
Ieri c'è stata la risposta del Soprintendente Mauro Meli alle obiezioni e alle preoccupazioni espresse lunedì dall'Usb. «Tutti i preventivi sono stati rispettati», ha sottolineato Meli, «e gli incassi da botteghino sono andati ben al di là delle pur rosee previsioni. Basti un solo dato: nel 2014 l'incremento d'incasso da biglietti venduti, rispetto al 2013, è stato superiore al 300 per cento».