Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tour nella città-cantiere

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2014

Tempi di marcia più lunghi ma non disastrosi, via Roma nodo critico

Un'ora in auto tra lavori in corso e nuovi divieti 


Una città sottosopra. Ruspe ad ogni angolo. Lavori in corso ovunque. Eppure, questa è la vera notizia, il traffico ne risente solo parzialmente, con tempi medi di percorrenza un po' più lunghi del normale ma nessuna paralisi. Certo, molto dipende dagli orari in cui ci si mette in marcia, perché ormai tutti hanno capito che in quelli di punta è meglio studiare tragitti alternativi evitando il centro disseminato di cantieri. Inoltre è obbligatorio pregare che non ci siano incidenti: in via Roma, ad esempio, anche un banale tamponamento rischia infatti di trasformare il viaggio in un'odissea infinita.
TOUR NEL TRAFFICO Lunedì, le 12,20, orario da bollino rosso: il tour in mezzo alle auto in coda lungo strade sventrate e cartelli di divieto parte da piazza Repubblica. Si arriva in via Scano, dove c'è un cantiere di Abbanoa ma nessuna fila, poi si procede verso via Caboni, dove è aperto un altro scavo stradale, si scollina Bonaria per sbucare in viale Diaz direzione centro. Il traffico è intenso ma scorrevole.
VIA ROMA In via Roma iniziano i problemi. Tra i due lati c'è il cantiere per la metro di superficie, inoltre la corsia preferenziale in senso opposto è chiusa a causa dei lastroni di granito pericolanti, uno dei quali qualche giorno fa si è conficcato nel motore di un bus creando un ingorgo apocalittico. Ci vogliono circa dieci minuti per coprire le poche centinaia di metri sul lato portici e superare l'incrocio con il largo Carlo Felice, dalla partenza ne sono già passati diciotto. Semaforo verde: superato il palazzo comunale si gira a destra verso piazza del Carmine, invasa da ruspe e bulldozer: via Sassari è completamente off limits. È però possibile fare tutto il giro della piazza passando su una passerella metallica e senza restare fermi più di qualche secondo, segno che i cagliaritani hanno capito che qua è meglio non avventurarsi con l'auto se non è strettamente necessario.
ALTRI CANTIERI La marcia prosegue in viale Trieste, poi si svolta in via Pola e si procede verso via Mameli. Anche qui il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi è piuttosto esteso, ma penalizza soprattutto chi sta cercando parcheggio: quasi impossibile da trovare. Le auto invece passano senza troppi intoppi, nonostante il traffico sia sostenuto. La tabella oraria segna 25 minuti dalla partenza. Si sbuca sul Largo e si svolta a destra. Il cantiere sul lato destro, anche qui per ammodernare i camminamenti pedonali, non ostruisce la carreggiata, così si arriva all'incrocio con via Roma senza alcun problema.
L'INCROCIO DEL LARGO Per svoltare a sinistra, verso viale Diaz, bisogna superare il semaforo: oggi questo è forse il punto più critico di tutta la viabilità cittadina. In realtà però l'attesa non è eccessiva: tre minuti e si riparte. Superata la basilica di Bonaria si svolta a destra in via Caboto, dove si incontra una delle modifiche più importanti apportate dall'assessorato al Traffico per evitare ingorghi: l'obbligo di svolta a destra verso viale Colombo.
VIA CABOTO Se si vuole raggiungere il molo di Su Siccu o procedere verso Sant'Elia bisogna infatti arrivare sino alla rotatoria di fronte alla Capitaneria e invertire la marcia. La modifica è stata fatta per evitare di congestionare il traffico in arrivo da via Roma lato mare, peccato però che il semaforo all'incrocio con via Caboto sia in funzione e così la coda si crea comunque. Alle 13,15 si raggiunge nuovamente piazza Repubblica. Bilancio finale: poco meno di un'ora per girare quasi tutto il centro, passando per i punti più critici. Poteva andare peggio.
Massimo Ledda