Rassegna Stampa

Il Sardegna

Televisori, lavatrici e ferri vecchi 4 chili di “ingombranti” a testa

Fonte: Il Sardegna
4 febbraio 2009

Servizi. L'Ufficio smaltimento bersagliato da centinaia di telefonate: 50mila rifiuti di ogni genere ritirati

Richieste quasi tutte soddisfatte: le strade più “esigenti”sono via della Pineta e via Dante

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Ventottomila richieste in un anno. Quasi 50 mila pezzi ritirati tra televisori, frigoriferi, ma soprattutto ferro e mobili in legno. I più assidui sono a San Benedetto, mentre è ancora basso il gradimento a Sant’Avendrace. Sono i dati dell’ultima analisi sui rifiuti ingombranti, effettuata dall’osservatorio comunale sui rifiuti. I numeri raccontano di 28 mila richieste delle quali il 7,14 per cento rimaste inevase. Tra le motivazioni del mancato ritiro il Comune indica l’assenza (72 per cento), 14 volte su cento l’utente non è stato trovato, il 9 per cento la richiesta è stata annullata infine nel 5 per cento dei casi, il materiale non è pronto.
I NUMERI. I pezzi ritirati dalle squadre dell’amministrazione sono stati per l’esattezza 49 mila e 770. Su tutti primeggiano i mobili in legno: ben 10.601; a seguire i materiali ferrosi, 7.566, e poi da lavatrici, lavastoviglie e cucine: 6.894. Dai dati emerge una sostanziale omogeneità riscontrata tra le diverse circoscrizioni. In proporzione il distretto che si avvale maggiormente del servizio è quello di San Benedetto: vanta un quoziente di pezzi per famiglia dello 0, 822246. Seguono a ruota la circoscrizione Sant’Elia, La Palma, poi Mulinu Becciu, quindi Pirri e il centro storico. In coda alla classifica la circoscrizione di Sant’Avendrace con un quoziente di smaltimento dello 0, 588875.
STRADA PER STRADA. Il Comune è grado di stabilire anche le strade che maggiormente fanno ricorso al ritiro rifiuti ingombranti. In testa c’è via della Pineta (407), argento per via Dante (395) e bronzo per via Cagna (380). È stato misurato anche il peso dei carichi: recuperati nel corso dell’ultimo anno 785 tonnellate di Raee (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche), oltre 200 tonnellate di materiale tessile, 463 tonnellate di legno e 329 di materiali metallici e ferrosi. Il Comune di Cagliari, nel corso del 2008, ha recuperato una quota annua pari a 4,96 chilogrammi a persona. Il servizio di raccolta è gratuito ma è obbligatorio l'appuntamento telefonico. Il ritiro del materiale avviene su richiesta contattando il numero verde e fissando il giorno e l'ora con l'operatore del servizio. Si ritirano un massimo di tre pezzi per volta. Il numero verde da chiamare è 800 533 122, dal lunedì al venerdì, dalle ore 07:30 alle ore 13:00. L’orario di ritiro materiale ingombrante dal lunedì al venerdì mattina: dalle 07:00 alle 12:00. Il pomeriggio: dalle 12:30 alle 17:30; sabato dalle 07:00 alle 12:00.


Il dato
Raggiunta la quota imposta per legge
La normativa ¦
¦ Il Comune garantisce di aver osservato la legislazione regionale e nazionale, armonizzata alle direttive comunitarie, in materia di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che poneva come obiettivo per il 2008 il raggiungimento di una quota annua pari a quattro chili per ogni cittadino.


La chiave
1 Più popolate e più virtuose ¦
¦ Nell’elenco stilato dal Comune, tra le strade virtuose (e anche più popolate) ci sono via Cagna, via Machiavelli, via Giotto. Poi viale Sant’Avendrace, via Is Mirrionis, via San Giovanni e via Bacaredda. In classifica anche il corso Vittorio Emanuele II.

2 Sì scaldabagni niente laterizi ¦
¦ Rivolto alle utenze domestiche il servizio si occupa del ritiro di elettrodomestici, frigoriferi, televisori, scaldabagni, divani, materassi, reti metalliche, metallo in generale, biciclette, stufe a gas ed elettriche, etc. Non rientrano i calcinacci, laterizi, ceramiche e il vetro.

3 Differenziata al 21 per cento ¦
¦ Gli obiettivi raggiunti dal Comune in materia di differenziata (al 21 per cento secondo l’assessore ai Servizi Gianni Giagoni) sono per l’opposizione in Consiglio frutto degli aumenti della tassa sulla raccolta rifiuti (la Tarsu): quella che si riscuote in città è tra le più alte d’Italia.