Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tempi lunghi per il riscatto delle case di edilizia popolare

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2014


Gli inquilini chiedono al Comune risposte celeri. Mozione a sindaco e Giunta

 


Nella sua casa di via Baronia ha investito un bel po' di soldi, attingendo dalla sua pensione di invalido per restaurarla. Ma soprattutto attrezzarla così da garantirsi una vita il più agevole possibile per chi, come lui, è costretto sulla sedia a rotelle. Un appartamento che la sua famiglia aveva preso in affitto nel 1957 e che ora vorrebbe acquistare, riscattare. Lo consente la legge. E così la domanda al Comune l'ha fatta, eccome. È la risposta che tarda ad arrivare. Da anni, troppi. «L'ultimo inghippo, l'ennesimo documento che dovrei presentare, quello della certificazione energetica», spiega Roberto Sotgia, 55 anni. Nella tabella “Alienazioni con istruttoria in corso”, a fianco al suo nome c'è scritto “positiva”. Nel senso che la domanda è stata accolta. Per la vendita, nessuna fretta.
LE RICHIESTE È così per settantacinque potenziali acquirenti di alloggi comunali Erp (edilizia residenziale popolare) che attendono il via libera. «Richieste inevase», spiega il consigliere dell'opposizione Gianni Chessa (Gruppo misto) che col collega dei Riformatori, Roberto Porrà, ha firmato una mozione per chiedere a sindaco e Giunta un'accelerata significativa nella risoluzione delle pratiche.
Concretamente: istituire un gruppo di lavoro abilitato per le vendite degli immobili Erp; attivarsi per trovare gli strumenti necessari per accelerare la vendita o la cessione delle abitazioni con un tempo massimo di 60 giorni; promuovere la vendita dando adeguata informazione agli inquilini e incentivandoli all'acquisto.
LE CRITICHE «La verità è che l'assessorato al Patrimonio dovrebbe disporre di un organico adeguato e che invece non ha. E non ha neppure una guida politica visto che l'assessore Luisa Anna Marras deve già occuparsi de lavori pubblici ma anche del suo ruolo di vicesindaco», spiega Chessa. «Le risposte ai cittadini arrivano in ritardo mentre il Comune continua a perdere, con la mancata vendita, una somma che varia tra i due e i due milioni e mezzo di euro».
Delle 75 richieste d'acquisto, 19 sono state presentate quest'anno, 22 nel 2013, 25 due anni fa, 7 nel 2011, una nel 2010 e un'altra nel 2008.
DAL MUNICIPIO L'assessore Marras assicura il massimo impegno. «Innanzitutto ho necessità di sentire gli uffici, so che qualche difficoltà esiste. Probabilmente, è il caso del rilascio del certificato energetico, dovremo rivolgerci all'esterno per poter dare risposte più celeri a chi vuole acquistare l'immobile Erp. Un'accelerazione che ha benefici intanto per gli inquilini ma anche per il Comune che verrebbe in possesso di risorse economiche fresche».
Andrea Piras