Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chioschi, ecco le regole

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2014

CONSIGLIO. Sì definitivo e all'unanimità al Piano di utilizzo del litorale

Presto al Poetto la costruzione dei nuovi baretti


La corsa al rinnovamento è gia scattata. Mano al portafogli, i titolari dei venti stabilimenti del Poetto stanno per cambiare aspetto e dimensioni ai loro chioschi come prevede il Piano di utilizzo del litorale (Pul) approvato ieri in via definitiva e all'unanimità dal Consiglio comunale dopo l'acquisizione dei pareri (favorevoli) di Regione e Provincia. Le condizioni-prescrizioni stabilite dalla Regione le ha chiarite l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau: il plateatico (veranda) invernale dei chioschi «potrà rimanere stabilmente tutto l'anno, mentre la parte antistante estiva dovrà rimanere per la stagione balneare, in genere dal primo maggio al 30 ottobre». Seconda prescrizione: «Occorre dare trasparenza al chiosco. È stata suggerita la realizzazione speculare, anche sul lato strada, delle vetrate previste sul lato spiaggia in modo da assicurare una vista passante continua verso il litorale». Terza prescrizione: «L'installazione nell'arenile di un gazebo-pronto soccorso».
IL DIBATTITO Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica: «Aspettavamo il Piano del litorale da 28 anni, si tratta di una conquista per l'intera città». Sono intervenuti nel dibattito Fabrizio Marcello, Francesca Ghirra Giuseppe Andreozzi, Anselmo Piras. Gli stabilimenti saranno rivolti al mare e avranno un'identica grandezza: 100 metri quadrati di coperto, 200 di terrazza con pannelli frangivento smontabili. I colori saranno suggeriti dalle sfumature dei tramonti a Molentargius. I vecchi chioschi, non adattabili, non saranno riutilizzabili. Per risparmiare, i concessionari potranno riciclare le parti più costose: i banconi del bar, i banchi frigo ma anche attrezzatura e arredi. Nei nuovi chioschi sarà possibile fare attività di ristoro, non di ristorazione.
LA CONCESSIONE I titolari dovranno gestire i locali fino al 2020, ma se non riusciranno ad ammortizzare l'investimeno potranno scaricare la parte non ammortizzata sul prossimo concessionario. Gli accessi alla spiaggia saranno resi possibili dai deck: trenta piattaforme che eviteranno di calpestare dune e vegetazione.
Pietro Picciau