MARINA. Ordinanza scaduta
Alle prime luci dell'alba in piazza Santo Sepolcro ricompaiono i resti dei bagordi notturni, con le bottiglie di birra buttate a terra. Dall'inizio di ottobre non è più “reato” circolare per la Marina con un bicchiere in mano, perché non è più in vigore l'ordinanza del prefetto che vietava il possesso di bottiglie alla Marina e a Stampace dopo le 22. L'ordinanza è rimasta in vigore dal 28 giugno al 30 settembre e ha fatto molto discutere soprattutto per le limitazioni considerate eccessive per una città a vocazione turistica. Il risultato è stato inequivocabile: con l'entrata in vigore dell'ordinanza, la scalinata di Santo Sepolcro si è svuotata e sono scomparse le bottiglie. Prima ospitava ogni notte decine di giovani, molti dei quali poco rispettosi dei residenti e del decoro urbano. Nella zona ci sono pochi cestini per la spazzatura, ma la maggior parte delle bottiglie vuote veniva lasciata direttamente sulle scalette, alla faccia delle più elementari regole della convivenza civile. Con la fine dell'ordinanza la piazzetta nel cuore della Marina sta riprendendo a vivere nelle ore notturne e sono in corso trattative tra Prefettura e Comune su eventuali nuove misure da adottare. In piazza Palazzo hanno deciso di non prorogare un provvedimento nato per il periodo estivo.
Il sindaco ha prorogato fino al 31 dicembre l'ordinanza anti-rumore emanata il 17 luglio che impone limiti e regole precise per i frequentatori della Cagliari by night definendo compiti e doveri per i commercianti: spetta a loro tenere sotto controllo le aree vicine alla propria attività.
Marcello Zasso