Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavori appena finiti e già da rifare

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2009

Case comunali. Denuncia di due condòmini già vittime di un incidente nel 2007

Perdita idrica non rilevata rovina una facciata in via Podgora

Due anni fa i residenti che stavano utilizzando l'acqua rimasero vittime di una scarica elettrica causata dai lavori in corso nel cantiere.
Gli operai sono andati via solo da un paio di settimane. Portandosi dietro ponteggi, attrezzi e tinta. Ma la facciata della palazzina comunale al civico 5 di via Podgora mostra già i segni di un'umidità che presto corroderà nuovamente il colore (giallo pallido) appena abbozzato. Il tutto a causa di una perdita idrica non rilevata prima. Tanto che dal Comune, accertata la situazione, preannunciano un nuovo intervento straordinario.
LA DENUNCIA A segnalare i problemi che sono emersi è, tra gli altri, il condòmino Pierluigi Milia: «Passi per i disagi con i quali abbiamo dovuto confrontarci mentre era in corso il cantiere che, tra una cosa e l'altra, è durato più di un anno - racconta - ora le macchie di muffa sono già evidenti in diversi punti della facciata. Questo significa che presto l'intonaco inizierà a cadere».
I LAVORI Un paradosso, se si considera che il Comune ha appena speso fior di quattrini per ripulire questa palazzina di via Podgora, dove da sempre avvengono episodi strani. Alla fine del mese di luglio del 2007, infatti, cinque condòmini furono folgorati mentre utilizzavano l'acqua: una donna mentre lavava i piatti, un'altra mentre faceva la doccia, senza contare gli elettrodomestici fulminati. Alla fine si scoprì che gli impianti elettrici negli appartamenti erano a posto ma che la minaccia era esterna: in quei giorni vennero sistemati nuovi contattori dell'acqua (lasciati all'esterno della palazzina con i tubi che si arrampicavano nella facciata) e realizzati i collegamenti con la tubazione principale.
«C'È UNA PERDITA» Annalisa Tolu, casalinga di 44 anni, in quell'occasione ebbe le conseguenze più gravi: visitata al Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità, le vennero diagnosticati sette giorni di cura a seguito di una contusione riportata a seguito della scossa elettrica: «Qua è sempre peggio - si lamenta - hanno fatto i lavori per la facciata senza tener conto del fatto che dal mio bagno e da quello di un'altra famiglia si sviluppano due evidenti perdite d'acqua. Che senso ha avuto spendere quei soldi e crearci tutti quei disagi se poi tutto dovrà iniziare da capo?». Non solo: «Per non parlare della situazione nella quale versa il mio bagno - aggiunge - le mattonelle e il placcaggio stanno per saltare via. Ma dal Comune sorridono e allargano le braccia».
L'ASSESSORE In verità l'assessore al Patrimonio Raffaele Lorrai si mostra interessato: «Ho già verificato la vicenda con i tecnici e gli uffici comunali - assicura - e la questione delle perdite idriche pare accertata. È chiaro che occorre verificare la possibilità di intervenire subito per ripararle, in modo da non danneggiare irrimediabilmente i lavori appena realizzati».
ANTHONY MURONI

02/02/2009