Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop su Buoncammino

Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2014


No del sindaco al trasferimento in città del penitenziario minorile

 

Zedda: «Faremo intervenire il presidente Renzi»


 
 

Sarà pure un'idea, un'indicazione di massima, ma la proposta del ministero di Giustizia di trasferire a Buoncammino il penitenziario minorile oggi ospitato a Quartucciu basta e avanza per far infuriare la città, che sul carcere una volta dismesso aveva ipotizzato ben altri scenari.
LA PROTESTA «Non sono d'accordo con il trasferimento del carcere minorile a Buoncammino». Così il sindaco Massimo Zedda. «È una scusa per trasferire lì uffici pubblici e altri uffici dello Stato. A Quartucciu ci sono meno di dieci detenuti che, oltretutto, potrebbero essere ospitati in una comunità di recupero. Buoncammino - in accordo tra Regione, Comune e Università - potrebbe ospitare un albergo, spazi per gli studenti e di aggregazione, attività commerciali. Abbiamo avuto contatti con privati che prevedevano investimenti per diversi milioni di euro». Insomma, nessuna incertezza, per Zedda e la sua amministrazione.
Un no secco al trasferimento è arrivato anche dal consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci. «Il colle», dice, «deve essere restituito alla città. La storia di Buoncammino come struttura detentiva si deve considerare conclusa e la struttura deve essere resa fruibile. Lo Stato non può giocare a Monopoli sul nostro territorio».
IL PIANO Massimo Zedda non ammette tentennamenti. «Dovrà essere messo a disposizione della città. Avevamo già fatto i sopralluoghi per iniziative internazionali che si sarebbero potute svolgere a Buoncammino non appena fosse stato libero. Mi auguro che si torni indietro, siamo pronti a coinvolgere su questo argomento il presidente Renzi. La struttura ha una funzione baricentrica rispetto a molte sedi dell'Ateneo di Cagliari e in questo senso potrebbe svolgere una funzione importante anche per l'Università. L'idea è quella di un grande progetto di ricucitura e riqualificazione di Tuvixeddu-Tuvumannu, il polo umanistico, quello d'ingegneria, i giardini pubblici, l'Anfiteatro, l'Orto botanico, l'orto dei Cappuccini, il polo economico giuridico, l'ospedale civile, la clinica Macciotta, il Palazzo delle Scienze, la fossa di San Guglielmo e la clinica Aresu, l'ospedale militare».
I RIFORMATORI Per il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, «mentre la politica è distratta lo Stato si riprende Buoncammino. Lo fa con pretesti futili e destrezza: in un colpo solo toglie alla città uno degli edifici più ricchi di potenzialità e chiude una struttura importante per la Sardegna come la scuola di polizia penitenziaria di Monastir. Uno scandalo che non può restare sotto silenzio».
Andrea Piras