CONVEGNO. Come migliorare l'accessibilità dei mezzi
Rotte aeree e navali più frequenti ed economiche, trasporto interno capillare ed efficace, maggior attenzione alle esigenze specifiche del visitatore diversamente abile, anziano e con bimbi piccoli. Sono le diverse declinazioni di accessibilità, complementari nella creazione di un turismo per tutti e di qualità.
Sul tema si sono confrontati, ieri a Cagliari, la Regione Sardegna, amministratori del capoluogo e dei comuni di Sassari, Villaperuccio, Castiadas, Monserrato e San Giovanni Suergiu, afflitti da problemi di mobilità con le rispettive aree vaste. Questi si si traducono nel calvario quotidiano dei pendolari ma anche nella frammentazione dell'offerta, non al passo con l'attuale concetto di turismo come bisogno sociale, senza barriere. «Pubblico e privato devono creare sinergie per accogliere in modo adeguato ogni target», ha proposto Annagrazia Laura, presidente dell'European Network for Accessible Tourism, «in Italia sta crescendo l'attenzione all'appropriatezza dei servizi turistici, ma siamo ancora lontani dall'esempio di Gran Bretagna e nord Europa». Dall'assessorato ai Trasporti della Regione è arrivato l'annuncio di una prossima analisi mirata del sistema di trasporto interno, così da valutarne l'efficienza e quantificarne i costi, spesso ago della bilancia nella scelta della destinazione Sardegna. Espressa anche la volontà di estendere a livello regionale il biglietto unico integrato sui mezzi pubblici.
Clara Mulas