V iene dal secolo scorso l'idea di questa “Tosca” che stasera alle 20.30 debutta al Lirico di Cagliari. Era il 1999, e il capolavoro di Giacomo Puccini andò in scena al Teatro Comunale di Bologna (dopo un'anteprima a Palermo), con la regia di Alberto Fassini, assistente di Visconti. Una regia tradizionale, raffinata, di grande eleganza. Ripresa, rivista, reinterpretata dopo la sua morte dal suo assistente storico, l'italo-americano Joseph Franconi Lee, e proposta con grande successo cinque anni fa al Regio di Parma. Ora l'allestimento approda a Cagliari, con Franconi Lee e una compagnia di canto di tutto rilievo. Tosca è Svetla Vassileva, Mario Cavaradossi è Aquiles Machado, Scarpia è Claudio Sgura, Angelotti è Deyan Vatchkov. Viktoria Yastrebova, Massimiliano Pisapia, Leo An e Alessandro Abis sono i protagonisti principali del secondo cast. Armando Gabba il sagrestano, Gustavo De Gennaro Spoletta, Francesco Musinu Sciarrone, Francesco Leone il carceriere, Elena Marchi un pastorello. Le scene e i costumi sono di William Orlandi, le luci di Roberto Venturi. Sul podio, per la prima volta a Cagliari nelle vesti di direttore di un'opera lirica, Gianluigi Gelmetti. Maestro del coro è Marco Faelli, il coro delle voci bianche del Conservatorio è diretto da Enrico di Maira. Sette le recite del capolavoro pucciniano che debuttò al Costanzi di Roma il 14 gennaio del 190o.
La vicenda, ambientata a Roma nel giugno 1800, si sviluppa nell'arco di una sola giornata, (il 14 giugno, vittoria napoleonica a Marengo) nella Basilica di Sant'Andrea della Valle, a Palazzo Farnese e a Castel Sant'Angelo. L'amore passionale che unisce Floria Tosca, celebre cantante, a Mario Cavaradossi, pittore d'idee liberali, amico dei “cani volterriani”, viene usato dal barone Scarpia, capo della polizia, per le sue trame. Si sviluppa così un noir a tinte forti di grande impatto emotivo che condurrà in poche ore al tragico epilogo: Scarpia, dopo aver firmato la condanna a morte di Cavaradossi, viene pugnalato da Tosca che, dopo aver assistito alla finta/vera fucilazione dell'amante, si lancia nel vuoto.
Sette le recite dell'opera, che durerà 2 ore e 25 minuti circa, compresi due intervalli. Due le recite ridotte per le scuole: previste il 6 e il 9, alle 11 del mattino, avranno per guida allo spettacolo Massimiliano Medda. Per accogliere tutti gli alunni degli istituti interessati (scuola primaria e prima media il 6, seconda terza media e superiori il 9), sarà aperta anche la seconda loggia. Al comico dei Lapola il compito entusiasmante di guidare i più giovani nel mondo dell'opera. Questo è del resto uno degli obiettivi di Mauro Meli, sovrintendente e direttore artistico del Lirico. Ieri, nel foyer di platea, ha presentato “Tosca”, ha annunciato con soddisfazione che gli abbonati hanno superato i 7200, con un incremento del 45 per cento: un salto che riporta il teatro cagliaritano al terzo posto, dopo La Scala di Milano e il Regio di Torino.
Maria Paola Masala