Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le ex frazioni battono cassa

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2014


Elmas, Monserrato e Quartucciu minacciano di non aderire all'Area Metropolitana

 

Contenziosi col Comune sulla mancata ripartizione dei beni


 

Il Comune è ancora proprietario di varie aree e immobili che si trovano a Monserrato, Elmas e Quartucciu. Proprio il destino di questi beni è al centro di un maxi-contenzioso decennale che, nonostante le ripetute mediazioni della Regione, stenta a chiudersi.
L'EREDITÀ La vicenda, in sintesi, assomiglia alle guerre per le eredità che talvolta esplodono tra parenti. Quando i tre centri, ex frazioni del caopoluogo, hanno ottenuto l'autonomia avrebbero dovuto ricevere, in base al numero degli abitanti, anche la quota-parte di beni immobili e risorse. Una pratica che non si è mai chiusa, generando grane burocratiche e contenziosi, alcuni pesantissimi, ancora aperti.
ELMAS «Non entreremo nell'Area metropolitana finché non saranno chiuse le pendenze sulla ripartizione patrimoniale». Il sindaco di Elmas, Valter Piscedda, arriva a minacciare di non aderire al progetto promosso dal capoluogo. «Il nostro cimitero», spiega, «è costriuto su un'area espropriata da Cagliari prima dell'autonomia che abbiamo conquistato il 6 gennaio 1990. Per un contenzioso coi privati rischiamo di pagare 250 mila euro che non ci spettano». Guerra di carte bollate anche sulle case popolari di via XXVI Ottobre, via don Piras e via Del Mare, sempre a Elmas. «Le ha costruite Cagliari», prosegue il primo cittadino, «noi incameriamo gli affitti e garantiamo le manutenzioni, ma il capoluogo continua a pagare il mutuo. Un pasticcio: non ci vogliono trasferire la proprietà delle aree se non lo estinguiamo e serve un milione di euro». La divisione dei beni si sarebbe dovuta chiudere già negli anni Novanta ma l'accordo è sempre saltato. «Stiamo lavorando con l'assessore regionale agli Enti locali» conclude Piscedda, «perché si arrivi ad un decreto».
QUARTUCCIU «Una commissione paritetica», chiarisce Lalla Pulga, sindaco di Quartucciu (autonomo dal 1983), «ha stabilito che ci spettava un 27esimo dei beni cagliaritani. Dopo aver ricevuto scuole, strade e fogne, mancano i diritti di proprietà dei piani di zona di Su Idanu e degli interventi popolari di via delle Serre, rimasti al capoluogo che ci chiede le spese di depurazione». Tanti incontri, nessun accordo. «Cagliari ha ancora aree nostre accatastate», protesta l'amministratrice, «se volessimo venderle non potremmo farlo senza autorizzazione. Occorre un intervento risolutivo della Regione».
MONSERRATO Il 18 novembre 1991, dopo il referendum, Monserrato ha riacquistato la sua autonomia, ma è passato da 1.137 a 650 ettari, privato della piana di San Lorenzo. «Rispetto agli altri Comuni siamo un passo avanti» ammette il sindaco Gianni Argiolas, «ma ci mancano i certificati di collaudo di vari edifici pubblici, oltre al problema della proprietà delle aree di via Argentina. Per risolvere la situazione abbiamo fatto incontri anche ad agosto».
MASSIMO ZEDDA «Conosciamo bene la vicenda che deve essere risolta» ammette il primo cittadino Masismo Zedda, «gli altri sindaci hanno ragione e gli incontri sono già avviati da tempo. Ma sono situazioni diverse. Con Monserrato il discorso è già ben avviato, mentre per Elmas la vicenda è più complessa. Dobbiamo trovare un percorso che soddisfi tutti».
Francesco Pinna