Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, dentro lo stadio un museo sulla storia rossoblù

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2014

L'entusiasmo e l'ambizione di Giulini durante la presentazione dei lavori

 

Non è più tempo di scaramanzia al Sant'Elia. L'obiettivo di ultimare la curva Sud prima dell'incontro con la Juve, previsto per il 21 dicembre, segue logiche diverse. Stefano Signorelli, componente del consiglio di amministrazione del Cagliari, sorride: «Se dovessimo conquistare sei vittorie di seguito potremmo anche non montarla».
Prima le trasferte forzate a Trieste, poi il Tardini di Parma, quindi Is Arenas a porte chiuse. Fino al miracolo, in due soli mesi, dopo il passaggio di consegne Cellino-Giulini. I Distinti e la curva Nord sono pronti, mancano solo alcune rifiniture. Quella Sud ha iniziato a prender forma. Ci sono già cinque gradoni, dietro la recinzione di metallo s'intravede un macchinario in attesa d'essere azionato.
Il Sant'Elia del futuro prossimo si presenta con una moquette sintetica verde: copre quasi totalmente ciò che resta della vecchia pista d'atletica. E anche i “formaggini” sono già in piedi. Paratie simmetriche e cordoli rossoblù sono una delle novità: stanno davanti alle poltroncine e alle tribune laterali. I posti destinati ai disabili sono raddoppiati.
Sul lato Distinti spicca lo scheletro pronto ad accogliere il tabellone luminoso. Due mesi per rimettere in piedi un impianto - a norma - che viaggia veloce e punta a ingrandirsi. Gli 11.650 spettatori, se l'ottimismo del nuovo presidente Tommaso Giulini troverà conferma nei fatti, arriveranno a 16 mila, e forse anche 18 mila entro l'anno. «Abbiamo ancora spazi inutilizzati», osserva Signorelli.
Lunedì sera, prima della festa di presentazione, il nuovo patron del Cagliari si presenta con un braccialetto rossoblù al polso. Presidente entusiasta e dalle grandi ambizioni. Non solo calcio, l'idea di portare dentro la struttura «boutique, attività commerciali, un museo sulla storia della Sardegna e del Cagliari, e perché no, anche una biblioteca», scriverebbe una nuova pagina di storia. Uno stadio da non riservare solo alle diciannove partite di campionato e ai corridori notturni ma vivibile 365 giorni l'anno. La campagna abbonamenti va a gonfie vele, i vecchi abbonati rinnovano. Dopo tre anni in condizioni mai viste nel passato del calcio professionale, lo stadio cagliaritano sembra viaggiare con la velocità giusta.
Il Sant'Elia è quasi a posto, la squadra rinnovata. Resta una grande scommessa, anzi, due: vincere nel debutto casalingo in coppa Italia, il 24 agosto, e riuscire a riempire lo stadio.
Sara Marci