LA FIRMA. La sede legale della compagnia sarà a Cagliari, tagli alle rotte «inutili»
Vanno d'amore e d'accordo l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana e l'amministratore delegato di Tirrenia Ettore Morace: annunciano «una nuova stagione» nei rapporti tra la Sardegna e la compagnia di navigazione, che sta per trasferire la sua sede legale da Napoli a Cagliari. Hanno firmato ieri un accordo che prevede tagli di rotte «inutili», tariffe scontate, promozioni, assunzioni stagionali, in attesa di riscrivere la convenzione sulla continuità territoriale (con il Governo) che non piace a nessuno, anzi «basata su clamorosi errori».
IL TAVOLO Le trattative vanno avanti da tempo: l'altro giorno a Roma si è chiuso il confronto e sono state scritte le modifiche di un contratto che (fino al 2020) dà alla società privata “Cin” 72 milioni 686 mila euro l'anno per i collegamenti marittimi in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori, di questi, 52 milioni servono per garantire le rotte passeggeri e merci sarde. Contributi che non bastano a far quadrare i conti (le perdite si aggirano sui 28 milioni), dunque bisogna «razionalizzare». Intervenendo sui rami secchi e sui prezzi.
NUOVE RELAZIONI La Regione non ha potere decisionale, però viene invitata al tavolo (lo ha stabilito una sentenza) e può esprimere un parere. Ma poiché Tirrenia vuole diventare la compagnia dei sardi e far dimenticare la sua cattiva fama e una storia di conflitto con la Sardegna, ha messo sul piatto una serie di offerte «favorevoli» - «a sostegno del territorio», in un'ottica di «ripresa del traffico merci e passeggeri, pur nell'ambito di un contenimento dei costi» - che sono state accettate e sottoscritte dalla Giunta, anche sulla base delle indicazioni bipartisan arrivate dalla Commissione trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd). Con un avvertimento: a luglio 2015 scade il primo periodo regolatorio e si può rivedere l'intero impianto. Le parti si stanno già preparando, a febbraio cominceranno gli incontri e queste novità annunciate ieri servono anche e soprattutto ai fini di una sperimentazione.
I TAGLI Settantaquattro corse in meno all'anno: la Cagliari-Civitavecchia in inverno (esclusi Natale, Capodanno e Pasqua) non sarà più giornaliera ma trisettimanale e per i residenti ci sarà uno sconto del 50% sui biglietti. Da un'indagine risulta che il coefficiente di riempimento tra gennaio e aprile è stato di poco superiore al 3% per i passeggeri, dell'1% per le auto. Insomma - ha spiegato Deiana - «non è pensabile che una nave da 2700 posti viaggi semivuota, non è conveniente prima di tutto per i sardi, che vedono così dissipate risorse da impegnare più proficuamente». L'impegno di Morace comunque è quello di ripristinare la linea nel momento in cui i numeri dovessero crescere. Ancora: da ottobre ad aprile sarà abolita l'ultima parte della Genova-Olbia-Arbatax, garantendo in ogni caso lo stesso fatturato agli operatori portuali. «Una misura che già era stata adottata, senza clamore, e di cui in Ogliastra nessuno si era lamentato», sottolinea l'assessore. Altro taglio, già in vigore, riguarda la Cagliari-Trapani. Ma con la Sicilia c'è stato un incremento delle tratte su Palermo. La Livorno-Cagliari, per le merci, passa invece da cinque a sei partenze la settimana, per esaudire i desideri degli autotrasportatori.
LE TARIFFE Quelle per le merci restano invariate. Le tariffe per i residenti (a differenza di quello che dice la convenzione) sono applicate dodici mesi l'anno su tutte le rotte e i nativi (chi è nato nell'Isola ma vive fuori) e i loro familiari a carico sono equiparati. Una novità pubblicizzata ieri da Deiana e Morace è la “123”: in occasione di particolari eventi, in media e bassa stagione, si pagano 123 euro per due persone, cabina, auto e cena a bordo. Inoltre: se servirà una corsa speciale per partite di calcio o grandi manifestazioni nella Penisola, Tirrenia metterà un traghetto ad hoc.
OCCUPAZIONE La Cin si impegna ad assumere - stagionalmente - almeno 30 marittimi presi dalla graduatoria del turno generale della Capitaneria di Porto di Cagliari. Attualmente a lavoro ci sono 38 persone.
LA SEDE A settembre Ettore Morace porterà agli azionisti la proposta di trasferire la sede legale della compagnia da Calata Porta di Massa (interno porto stazione marittima, capannone Juta, Napoli) a Cagliari. Un'operazione simbolica ma non solo. Nel 2013 Tirrenia ha versato circa 30 milioni di Iva all'erario, quindi, con l'inaugurazione dei nuovi uffici, in base allo Statuto, i nove decimi dell'imposta - 27 milioni di euro - resteranno qui.
Cristina Cossu