Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Aziende minacciate dall'incendio di sterpaglie

Fonte: L'Unione Sarda
16 luglio 2014


Lungo la diramazione che collega la Carlo Felice all'asse mediano

 


L'immenso muro di fumo rovente si vedeva da lontano, ma quando gli automobilisti hanno cercato di attraversarlo, convinti che si trattasse dell'ennesimo incendio di sterpaglie, all'improvviso si trovavano a dover schivare le fiamme che, alte oltre due metri, avevano superato il guardrail e cercavano di sfiorare i veicoli in corsa.
LA PAURA Momenti di paura e apprensione, ieri pomeriggio, lungo la statale diramazione che collega la Carlo Felice con l'asse mediano: un rogo che ha rapidamente divorato dieci ettari di aree incolte, minacciando anche alcune aziende agricole nella piana di San Lorenzo, ha costretto agli straordinari diverse squadre dei Vigili del Fuoco e della Forestale. Ci sono volute tre ore di lavoro per domare il rogo, divampato proprio in prossimità dell'ex inceneritore ed estesosi nell'area di “Su Stangioni” sino quasi alla Motorizzazione Civile.
GLI AUTOMOBILISTI Decine di telefonate ai centralini dell'antincendio sono piovute dagli automobilisti che si sono trovati a dover schivare le fiamme, spinte dal vento, che dal bordo della strada avevano invaso la corsia di marcia. Poco dopo le 14.30, nonostante le temperature elevatissime causate dal rogo ed il fumo che limitava la visibilità a pochi metri, i vigili del fuoco ed il personale dell'Anas sono rimasti a lungo in prossimità dello svincolo dell'aeroporto per indirizzare il traffico nella corsia di sorpasso, così da scongiurare il rischio di incidenti.
LE FIAMME Il momento più difficile per i soccorritori c'è stato quando le fiamme hanno minacciato un'azienda agricola, distante circa duecento metri dalla Motorizzazione e a poca distanza dall'ingresso della zona commerciale sestese. Alla fine i vigili del fuoco ed i forestali sono riusciti a bloccare l'avanzata del rogo. «Quando il fuoco si stava avvicinando ai capannoni» racconta Adriana Ligas, di Sestu, che ha visto tutto dalla finestra del suo ufficio, «c'erano alcuni volontari che cercavano di domarlo con pale e secchiate d'acqua, poi per fortuna sono arrivate le autocisterne dei pompieri e tutto si è risolto».
IL BILANCIO I danni sono limitati: dieci ettari di sterpaglie bruciate, ma nessuna conseguenza per le aziende. Nel tardo pomeriggio, dopo tre ore di lavoro, il rogo era domato. I vigili del fuoco ipotizzano che sia partito dal ciglio della statale, forse per una cicca lanciata da un automobilista.
Francesco Pinna