Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La scuola Ada Negri circondata da un immondezzaio

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2014


IS MIRRIONIS. La protesta: «In questi mesi parole, promesse, ma nessun intervento»

 


Le casette colorate in cortile. Le pareti dipinte in tinte vivaci. Al primo colpo d'occhio, la scuola materna Ada Negri ha un aspetto fresco e accogliente. Solo al primo però. Basta avvicinarsi e sbirciare tra le grate, per scoprire un immondezzaio a cielo aperto. Chi passa in strada, getta di tutto. Ma c'è chi passa anche oltre: tossicodipendenti che scavalcano la recinzione, si bucano e abbandonano le siringhe tra gli alberi. Basterebbe questo, ai genitori, per ritirare da scuola i quaranta bambini. Invece, per tutto l'anno scolastico, hanno sopportato un disagio dopo l'altro. «Adesso siamo stanche», confessano alcune mamme, all'ingresso del caseggiato che si affaccia sulle via Castagne Vizza, Trincea dei Razzi e Tolmino, «in questi mesi abbiamo avuto parole, promesse, ma nessun intervento».
Mentre raccontano, mostrano le crepe sulla parete della sala mensa. Il pavimento del cortile dissestato, mattonelle rotte e tubi dell'acqua in bella vista. Le sterpaglie che gli operai comunali, quello sì, stanno eliminando giusto in quel momento. Le inferriate alle finestre, «perché la sera, tossici e sbandati superano la recinzione perimetrale, fanno i loro bisogni tra i giochi dei bambini e lasciano rifiuti di ogni genere». A scoraggiarli, non basta un sottile filo spinato, collocato sulla sommità delle inferriate: all'interno, rami e aiuole rialzate sono un appiglio per gli arrampicatori seriali. E per un clochard che, in previsione della fine dell'anno scolastico, ha già sistemato i suoi averi nell'uscita di sicurezza. «Per sentirci più tranquilli», aggiungono i genitori, «ogni finestra è stata chiusa con grate».
Il che non sarebbe grave, se gli infissi fossero in buono stato. Invece sono rotti e devono restare chiusi, mentre è inesistente la linea telefonica. «Ancora per poco», annunciano dall'assessorato ai lavori pubblici, «già la prossima settimana inizieranno tutti gli interventi necessari a rendere la scuola sicura e accogliente, in tempo per la ripresa delle attività scolastiche».
Clara Mulas