Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maria Gadù, suoni do Brasil

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2014


Concerti Domani al Teatro Massimo di Cagliari

C 'è anche un altro Brasile che bussa alla porta, oltre a quello dei Mondiali. È il Brasile musicale di Maria Gadù, 27enne cantautrice e chitarrista di San Paolo, finita qualche anno fa sotto l'ala protettrice di Caetano Veloso, e ora tra le giovani star della Mpb, la musica popolare brasiliana, in compagnia dei vari Michel Telò (cantante di origini italiane e il più amato dai giocatori carioca), Nivaldo Batista Lima, nuovo guru del sertanejo (il folk brasiliano), che due anni fa però scalò le classifiche europee con il tormentone “Balada”, il rapper Kleber Gomes, in arte Criolo, ambasciatore della favelas sanpaulista di Grajaù. L'autrice di “Shimbalaiè”, raffinata hit di qualche estate fa, arriva domani alle 21 al Teatro Massimo di Cagliari (viale Trento) per inaugurare il cartellone di Jazz in Sardegna. Biglietto posto unico numerato 23 euro.
Una rassegna costretta quest'anno non solo a rinunciare all'ormai nota formula Expo delle stagioni passate, visti i pochi denari a diposizione, ma anche al Parco della Musica che avrebbe dovuto ospitare gli altri appuntamenti estivi in programma, per metà annullati o spostati. In città, oltre Maria Gadù si salverà solo il concerto del pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, sempre il 18 luglio, ma al Teatro Lirico.
Ma veniamo all'artista di scena domani. La storia di Maria Gadù è per certi versi simile a quella di Madeleine Peyroux: entrambe suonavano per la strada, o, nel migliore dei casi, nei bar, prima che la fortuna si accorgesse di loro. Ed è proprio in un bar di Rio, che la carriera della cantaora brasileira, ha subito qualche anno fa un'improvvisa deviazione: il regista Jayme Monjardim l'ascolta mentre interpreta “Ne me quitte pas” di Jacques Brel, e subito si innamora della sua voce.
In un attimo, la strada diventa in discesa e tutto cambia: firma le musiche per una produzione televisiva, sforna il primo album che porta il suo nome (in cui non manca la canzone di Brel che le ha portato fortuna, trasformata per l'occasione in un tango), incassa i complimenti di Milton Nascimento, va in tour con Veloso che le confeziona un giro di concerti a due, e al quale dedica successivamente il brano “Estranho Natural”, contenuto nel secondo lavoro “Mais uma pàgina”. L'ultimo album, “Nòs”, uscito la scorsa estate, regala bellissime canzoni e una girandola di nomi prestigiosi, come quelli di Veloso, Nascimento, Gilberto Gil, Ivan Lins, Ana Carolina, con cui Maria Gadù duetta in “Mais que a mim”, scritta dalla stessa Carolina e da Chiara Civello.
La cantante, ospite ieri a Milano della ventiquattresima edizione del festival LatinoAmericandoExpo, salirà domani sul palco del Teatro Massimo di Cagliari in compagnia di un ensemble numeroso, tra le cui fila compare il violoncellista italiano Federico Puppi.
Carlo Argiolas