Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, commissione rinviata: la Serie A è a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2014

SANT'ELIA.

Domani l'incontro fra Zedda e Silvestrone. L'architetto Meis: un passo avanti 

Contrordine: nonostante gli annunci, il via libera definitivo per i 16 mila posti del Sant'Elia non è ancora arrivato e a tre settimane dalla scadenza il Cagliari, qualunque sia il proprietario, non può iscriversi al prossimo campionato di Serie A. O meglio, può farlo ma dovrebbe indicare per l'ennesima volta un campo lontano dall'Isola, come il Nereo Rocco di Trieste o il Flaminio di Roma.
Nel giorno in cui la cessione della squadra rossoblù sembra diventata realtà, la commissione provinciale di vigilanza ha deciso di rinviare ancora il parere conclusivo sul progetto presentato dal Comune di Cagliari. Serve altro tempo per esaminare i documenti integrativi depositati dopo l'ultima riunione, quella in cui tutto era apparso in discesa.
Invece bisognerà aspettare almeno fino a martedì prossimo, quando si terrà un altro incontro. Senza il via libera della commissione né il Comune né il Cagliari inizieranno il cantiere di completamento dello stadio. All'appello mancano ancora la Curva Sud e altre rifiniture che richiedono qualche settimana di lavoro. Per la Lega calcio c'è tempo fino al 20 giugno: poi, salvo deroghe, arriverà un altro esilio. L'unica cosa certa è che al momento da viale La Plaia non è stato indicato nessun campo per le sfide casalinghe della stagione 2014/2015. E di questo, ma non solo, parleranno domani il portavoce dei nuovi proprietari del Cagliari, Silvestrone, e il sindaco Massimo Zedda. Sarà probabilmente un incontro allargato a dirigenti e assessori, nel quale verranno definite le tappe per arrivare al Sant'Elia del futuro. Prima, però, bisognerà rattoppare quello del presente. Il Comune per il momento ha speso 500 mila euro per lo stadio. Ma non è escluso un nuovo stanziamento.
Per quanto riguarda il Sant'Elia 2.0, molto dipenderà anche dal lavoro dell'architetto americano Meis, arrivato all'inizio di maggio nella duplice veste di garante e (presunto) padre del nuovo impianto. Il professionista americano ieri ha esultato sul Twitter per il «passo in avanti» compiuto dopo l'accordo di Key Biscayne. Di sicuro, il profilo dello stadio non sarà quello dato in pasto alla stampa e ai tifosi nel primo blitz di Silvestrone a Cagliari. E cioè quella nuvola scura coperta di pannelli fotovoltaici e circondata da laghetti «per la fitodepurazione» e addirittura «pavimenti piezoelettrici» per la produzione di energia. «Quel disegno», disse Meis, «non l'ho fatto io».
Michele Ruffi