Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

E ora i Qintorigo rendono omaggio a Charlie Mingus

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2008

Musica Le pagine più famose del geniale contrabbassista
E ora i Qintorigo rendono omaggio a Charlie Mingus

In sala registrazione anche Antonello Salis e Gabriele Mirabassi Il Cd di Scannapieco E ora i Quintorigo rendono omaggio a Charlie Mingus

Geniale e tormentato, compositore straordinario, solista dal tratto pieno e dal pizzicato robusto, capace di arrotondare e prolungare il suono di ogni nota in modo da farla cadere a ridosso di quella successiva, Charlie Mingus è stato il contrabbassista più importante nella storia del jazz. Colui che, più di ogni altro, è riuscito a valorizzare il suo strumento oltrepassandone le possibilità tecniche. Un mito assoluto la cui vita artistica e non continua ad attrarre legioni di musicisti, compresi i Quintorigo, che al contrabbassista dell'Arizona dedicano ora Play Mingus , prodotto dall'etichetta e distribuito da Egea. Un lavoro rispettoso ma alieno da ogni indigesta retorica, sarcastico, che raggruppa esibizioni dal vivo e sedute in sala di registrazione, a cui prendono parte il camaleontico Antonello Salis alla fisarmonica e il clarinettista Gabriele Mirabassi. Cinquantasei minuti che racchiudono le pagine mingusiane più famose come “Pithecanthropus Erectus”, brano d'apertura attraversato da melodie ora dolci ora dal passo marziale, accelerazioni e decelerazioni graduali, sonorità audaci, assoli concitati e geometrie taglienti, dove il canto strumentale di Salis si libra nell'aria disegnando traiettorie intense e oblique accompagnate da voce e fischiettìo. “Moanin” corre veloce tra swing e blues, “Portrait” è accarezzata dalla splendida voce di Luisa Cottifogli e dal soffio del tenore di Valentino Bianchi che mostra un fraseggio agile e un sound chiaro, nella danzante “Fables Of Faubus” si riaffaccia il fisarmonicista di Villamar, come pure in “Reincarnation Of A Loverbird” (scritta nel '57 in memoria di Charlie Parker), aperta in solitudine. Ma il disco contiene anche altri capolavori: da “Jelly Roll” a “Freedom”, da “Oh Lord Don't Let Them Drop That Atomic Bomb On Me” a “Bird Calls” fino a “Goodbye Pork Pie Hat”, “Ecclusiastics” e “Better Get Hit In Your Soul”.
DANIELE SCANNAPIECO Tenorista in costante ascesa nel panorama jazzistico italiano, transitato la passata stagione nel litorale cagliaritano al fianco di Roberto Gatto per “Flumini in Jazz”, allestita da Shannara, e atteso in agosto all'Anfiteatro di Cagliari con gli High Five di Fabrizio Bosso per accompagnare il soulman catanese Mario Biondi, Daniele Scannapieco sforna il terzo album dal titolo “Lifetime”, licenziato per la Picanto Records. Un disco di colore vario che abbraccia swing, groove, ballad, bop, melodia, registrato in compagnia di un super gruppo che schiera Stefano Di Battista, sax alto e soprano, Flavio Boltro, tromba e flicorno, Julian Mazzariello, piano e organo Hammond, Dario Rosciglione, contrabbasso, André Ceccarelli, batteria. I temi sono tutti originali e alla guida del gruppo Scannapieco dimostra di essere un leader dal polso sicuro ma che sa ascoltare i propri compagni lasciando loro piena libertà. Tra gli episodi più belli, l'iniziale “Lifetime”, “Dark Light”, ballad scritta a quattro mani con Di Battista, “Fast Lane”, dove i due sassofonisti incrociano i propri strumenti dando vita a spericolate evoluzioni senza rete.
CARLO ARGIOLAS