Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La cittadella della nautica

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2014


IL PROGETTO. Lavori a terra già completati. Per quelli a mare manca la Via

 

A Giorgino 15 cantieri: uno sarà per i maxi yacht


Un cantiere da 227 mila metri quadrati. È la cittadella della nautica, il distretto della cantieristica che sta nascendo a Giorgino, nell'avamporto di levante del porto canale, oltre la massicciata che chiude sulla destra la spiaggetta del villaggio pescatori. L'obiettivo è riunire qui i cantieri ora sparsi per le varie zone portuali e, soprattutto, attirarne di nuovi.
Si lavora in un terreno in buona parte “inventato” dall'uomo: frutto dell'accumulo dei detriti ricavati dallo scavo del porto canale, coi nuovi lavori è stato fatto avanzare di 50 metri rispetto alla linea di costa iniziale.
MAXI YACHT Il progetto definitivo ha ottenuto l'ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici il 27 luglio di tre anni fa. Prevede la realizzazione di 15 lotti con capannoni di dimensioni variabili. Diventeranno cantieri nautici in grado di fornire servizi di alaggio e varo, carenaggio, manutenzione, riparazione e rimessaggio invernale per barche di varia stazza. Il più grande, che occupa la porzione occidentale del distretto, avrà una superficie di 5 ettari e potrà ospitare barche di oltre 50 metri: i maxi yacht. Parliamo di barche che, ogni tre anni, vengono sottoposte al refitting completo: l'anno prossimo, sussurrano gli addetti ai lavori, dovrebbe toccare alla barca del sultano dell'Oman, per la quale si stima una spesa di circa 3 milioni di euro. L'ambizione è di conquistare commesse di questo tipo.
GLI ALTRI LOTTI Oltre al lotto principale, ne sono previsti quattro da 1,35 ettari ciascuno per barche fino a 35-40 metri, quattro da 1,25 ettari per barche fino a 20-25 metri e sei da 3.500 metri quadri per barche fino a 12-15 metri. Questi ultimi non sono direttamente affacciati sul mare. Mentre gli altri disporranno di una banchina di ormeggio e allestimento privata, affacciata su un canale navigabile lungo circa 270 metri e largo 50 che si addentrerà per il distretto, i lotti più piccoli saranno collegati con un impianto di sollevamento e alaggio barche di portata fino a 100 tonnellate e un piazzale operativo di 2.700 metri quadrati.
MOLI Il cantiere sorgerà a ridosso del molo di ponente che protegge l'ingresso del porto canale: qui, allo scopo di separare il flusso delle barche da diporto da quello dei grossi mercantile diretti al porto canale, verrà aperto un varco di circa 80 metri. A sud e a est il distretto della cantieristica sarà invece riparato da due nuovi moli. La nuova darsena sarà dragata fino a una profondità di 5 metri, mentre il canale interno si limiterà a 3,5.
STRADE E PARCHEGGI Nell'area è prevista la realizzazione di una viabilità interna che partirà da viale Pula, a Giorgino, e dei parcheggi pubblici: alcuni sono già stati realizzati e sono visibili dall'esterno del cantiere; sulla tettoia che li ripara dal sole e dalla pioggia sono stati installati dei pannelli fotovoltaici.
IMPATTO AMBIENTALE I lavori sono stati banditi a dicembre 2011. Una parte, quella delle opere a terra (viabilità, impianti, spianamento terreni lotti, per poco più di 7 milioni di euro), affidata alla ditta sarda Pellegrini, è già terminata: è potuta partire in tempi rapidi perché il ministero dell'Ambiente nel novembre 2008 ha disposto l'esclusione della Valutazione d'impatto ambientale. Per l'altra (la parte a mare: moli, banchine, dragaggi) occorre invece affrontare la Via. «Siamo a buon punto», spiega l'ingegnere Sergio Murgia dell'Autorità portuale: «Avevamo già avviato la procedura e ora, con la riapprovazione del piano regolatore, possiamo portarla a conclusione». Ottenuta la Via, anche questi lavori potranno essere banditi.
IL PARCO Nel progetto è incluso anche il parco di Sant'Efisio, una zona verde imposta dal ministero come “mitigazione ambientale”. Il parco circonderà la chiesetta dove il simulacro del martire fa tappa nel corso della grande processione di maggio: qui sono stati piantati gli esemplari di limonium , una specie vegetale tutelata, la cui presenza aveva fatto scattare per la zona la qualifica di Sic, sito d'interesse comunitario.
SOLDI Il costo totale, secondo il progetto definitivo, è di 25 milioni e 603 mila euro inclusi gli oneri per la sicurezza. Il bando per la progettazione definitiva prevedeva un compenso di 416 mila euro. Altri 86.500 sono stati stanziati per il servizio di verifica e validazione dei progetti. (m. n.)