Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mannatzu, struttura pronta: «Non sarà un centro sociale»

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2014

VIA PARIGI. Polemiche sull'utilizzo. Rodin (Pd): «Discussione aperta»


Il centro, dopo più di dieci anni d'attesa, è quasi pronto. Ma la futura destinazione suscita discussioni e polemiche. La struttura comunale di via Parigi, nella lottizzazione Mannatzu del Quartiere Europeo, ancora non si sa per cosa verrà utilizzata. Duemila metri quadri di locali in buone condizioni, più uno spazio all'aperto.
LA VECCHIA IDEA Gli anni scorsi, con l'amministrazione di centrodestra, era stato deciso di trasformare la struttura in un centro regionale per l'autonomia. Una luogo per ospitare persone con gravi disabilità, una sorta di “scuola di autonomia” per i non autosufficienti. Poi è cambiato tutto, gli anni sono passati e in questo momento dalla commissione Politiche Sociali arrivano pareri diversi da quella che era l'idea iniziale. Niente è stato deciso ma l'orientamento è realizzare un centro polivalente: uno spazio potrebbe essere dedicato senza dubbio ai disabili ma ci sarebbe anche la possibilità di ospitare i genitori separati con difficoltà economiche, le associazioni della zona, un centro diurno e altri progetti sociali.
LA PROTESTA Un cambiamento di rotta che non va giù a Maurizio Porcelli, consigliere di Fi: «Non si può fare un cambio di destinazione a questo punto e virare verso altri progetti non meglio identificati. Gli abitanti del quartiere già negli anni scorsi si erano lamentati, il centro che era stato prospettato andava bene a tutti e adesso si vuole cambiare di nuovo». Concorda Anselmo Piras (Ancora per Cagliari): «L'impressione è che si voglia trasformare quella struttura in qualcosa per la quale già i residenti del quartiere avevano protestato in passato».
IL PRESIDENTE Il numero uno della commissione Politiche Sociali, Fabrizio Rodin, non nasconde che è in corso un dibattito sul futuro del centro di via Parigi: «Non è stata ancora presa alcuna decisione ufficiale ma di certo quel posto non diventerà un centro sociale. Il mio parere personale è che sarebbe un perfetto centro polivalente, in grado di ospitare vari servizi. Le priorità per quello che mi riguarda sono l'apertura immediata della struttura e cercare di offrire servizi a un quartiere che in questo momento ha poco o nulla».
D'altronde, una struttura pubblica di duemila metri quadri in città è cosa rara: «Va utilizzata per più scopi, non con un solo progetto troppo settoriale».
Piercarlo Cicero