Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Asse mediano, dieci chilometri di pericoli

Fonte: L'Unione Sarda
12 gennaio 2009

Buche, segnaletica e marciapiedi: viaggio sulla strada percorsa ogni giorno da oltre 40 mila auto

Il Comune: asfalto nuovo tra un mese, poi svincoli e barriere antirumore

L'Asse mediano (realizzato nell'arco di quasi 20 anni e costato oltre 30 milioni di euro) ha bisogno di lavori.
Asfalto rovinato, buche profonde, segnaletica che confonde, marciapiedi inaccessibili ai pedoni. L'Asse mediano (realizzato nell'arco di quasi 20 anni e costato oltre 30 milioni di euro) ha bisogno urgente di una serie di lavori di manutenzione. L'innalzamento del limite di velocità (da 50 a 70 chilometri) ha reso il flusso delle auto più agevole, ma non basta. Nell'arteria che cinge la città transitano ogni giorno circa 40 mila auto (il dato è del comando della Polizia municipale) che si dirigono al Poetto o in direzione della statale 131. Le insidie sono tante, vietato distrarsi.
LA RICOGNIZIONE Da via Caboto, all'altezza dell'istituto Nautico, dove iniziano i circa sette chilometri di Asse mediano che portano a Pirri, il primo punto pericoloso è il cavalcavia di fronte alla Fiera, dove il 6 ottobre del 2006 tre ragazzini di Sestu, su un'auto contromano, si scontrarono con la Mercedes di Nino D'Aquila: 4 morti. Una distrazione, o chissà cos'altro. Costeggiando lo stadio Sant'Elia, sempre diretti verso Pirri, l'asfalto è rovinato, una vera trappola per motociclisti e automobilisti. I marciapiedi, almeno in questo primo tratto, sono praticabili, anche se non è chiaro come deve fare un pedone per attraversare la strada e superare le bretelle visto che le strisce pedonali non sono state mai tracciate. Ma per chi va a piedi i dubbi e i pericoli iniziano all'altezza delle bretelle per viale Marconi. Tra i due raccordi c'è un passaggio pedonale, ma immediatamente prima e dopo fa bella mostra un cartello che vieta il transito a chi è a piedi. Come raggiungere il marciapiede? Continuando si arriva al grande cruccio degli automobilisti: il nastro d'asfalto che porta agli ospedali. Le indicazioni sono mal sistemate e il guard rail che separa la bretella dalla due corsie per la 131 è come una lama per chi sbaglia. L'ultimo tratto che scavalca via Peretti non dà problemi.
Il percorso inverso è ancora più insidioso. Il primo intoppo, con relativo rallentamento del traffico, è per chi deve raggiungere via Cadello o Pirri, la rotatoria. Ma sono le buche a far venire i brividi a chi viaggia su due ruote: nel rettilineo prima dell'incrocio con Genneruxi una voragine profonda diverse decine di centimetri e larga almeno mezzo metro, e in questi giorni piena d'acqua, è una trappola per chi ci cade dentro. Altre insidie da non sottovalutare la curva a gomito dopo la caserma dell'Aeronautica (due estati fa un giovane centauro perse la gamba tagliata di netto dal guard rail) e la curva all'altezza dello stadio Amsicora.
L'ANALISI Antonio Delussu è un tassista. Per lavoro è un frequentatore abituale dell'Asse mediano. «Per quel che mi riguarda il punto più pericoloso è di fronte al bocciodromo, direzione via Roma. L'asfalto è in condizioni disastrose e se non si calibra bene la velocità si perde aderenza. C'è poi lo svincolo del Jolly Hotel: un imbuto che fa perdere una marea di tempo». Per Delussu non tutto va male. «L'Asse mediano è un'ottima valvola di sfogo, soprattutto per i mezzi pubblici, visto che nel centro le corsie preferenziali sono inesistenti. C'è da dire che la segnaletica luminosa funziona e bene». Il tassista conclude con un suggerimento: «Perché non ci coinvolgono per valutare anche il nostro parere?».
I VIGILI URBANI Mario Delogu è il comandante della Polizia municipale. «L'Asse mediano è una strada sicura in considerazione dell'alto volume di traffico. Le criticità sono causate dagli automobilisti: troppo spesso superano i limiti di velocità. Se si somma questo elemento all'asfalto bagnato ecco che gli incidenti aumentano in modo esponenziale. Quando si guida è necessario usare sempre la massima prudenza». Ma cosa manca per rendere più sicuro l'Asse mediano? Il comandante analizza la psicologia degli automobilisti. «Più le strade sono larghe e illuminate e più chi sta al volante aumenta la velocità».
IL COMUNE Sergio Murgia è il dirigente comunale della Divisione mobilità. Conosce ogni centimetro e ogni atto su quei dieci chilometri d'asfalto. «L'Asse mediano ha certamente bisogno di interventi. Abbiamo già pronti i progetti per alcuni miglioramenti che serviranno a rendere più fluida e sicura la circolazione. Con due milioni di euro risparmiati dalla gara per la realizzazione dello scavalco di via Peretti, vogliamo realizzare un cavalcavia che consenta l'accesso a via Dei Valenzani. Manca solo l'ok da parte della Regione. Abbiamo anche in programma di realizzare una bretella in via Torricelli. Con 700 mila euro sistemeremo le barriere antirumore all'uscita di viale Marconi». E per quanto riguarda le buche? «Il bitume in alcuni tratti ha più di 40 anni, ma entro un mese, tempo permettendo, riasfalteremo il tratto che va dalla Fiera a via Tramontana».
ANDREA ARTIZZU

11/01/2009