Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'accabadora sotto le bombe

Fonte: L'Unione Sarda
14 maggio 2014

Cinema Primo ciak ieri del nuovo film di Enrico Pau

 

Poche, labili tracce sulla trama. Il titolo, L'accabadora , rimanda alla dispensatrice della dolce morte, figura importante di una Sardegna che non c'è più. Ma per conoscere come si snoda la storia, e con quali sorprese, bisognerà aspettare almeno la fine dell'anno, quando probabilmente il film sarà sugli schermi. Per ora, l'unica notizia certa è che si parte, anzi già ieri la troupe era sulla Giara per la prima settimana di riprese, che subiranno una interruzione fino alla fine dell'estate. Motivo semplice: oltre la necessità di avere scenari rurali bruciati dal sole, la protagonista Donatella Finocchiaro aspetta un figlio e solo a fine settembre potrà essere sul set, naturalmente in compagnia del bebè.
A sette anni da Jimmy della Collina , il regista Enrico Pau torna dunque dietro la macchina da presa con un progetto testardamente cullato e che in questo lungo periodo s'è visto sorpassare da altri lavori (libri e video) sul tema dell'accabadora, quando lui - e giustamente lo rivendica - ci aveva pensato prima di tutti. E ora che «il sogno diventa realtà» è atteso da un progetto impegnativo, anche nel costo: «due milioni e centomila euro, oltre la media italiana», precisa Francesco Pamphili che con la sua Film Kairós lo coproduce con l'irlandese Jane Doolan della Mammoth Films, più il contributo del Ministero, della Regione Sardegna, del Banco di Sardegna tramite le norme sul Tax Credit, di Media Programme e di Raicinema.
Sarà un film storico, in “costume” (li firma Stefania Grilli, la supervisione artistica è dello stilista Antonio Marras) perché l'azione retrocede nella Cagliari sotto le bombe del 1943. Qualche spiraglio lo apre la sceneggiatrice Antonia Iaccarino (autrice del soggetto con Pau e Igort): «La protagonista è Annetta, sempre vestita di nero che vive solitaria in un piccolo paese di campagna della Sardegna dove applica con una mazzola di legno e un cuscino l'eutanasia. Ad un certo punto arriva a Cagliari e proprio davanti a uno scenario di morte, per lei così familiare, l'accabadora potrà incontrare la vita». Pau aggiunge che sul tema Cagliari bombardata, cui ha dedicato un corto e un programma radiofonico, aveva nella memoria i racconti dei genitori e dei nonni. «Il film accoglie coralmente tante di quelle storie, anche d'amore, di gente che all'improvviso ha perso tutto. Annetta viene da un passato tragico e l'abbiamo portata nell'inferno, facendo esplodere il senso del suo ruolo». Si capisce che sarà un omaggio anche alla città - il sindaco Massimo Zedda ha garantito piena collaborazione - di cui Pau ne ha sempre raccontato angoli e luci. Il film «è stato scritto sulla fisicità mediterranea di Donatella Finocchiaro», dice la Iaccarino. E Pau conferma che è sempre stata la prima e unica scelta. «Quando ha detto d'essere incinta abbiamo spostato il piano di lavorazione per non perderla». Sul set anche l'irlandese Barry Ward (è nel film di Ken Loach a Cannes) e Carolina Crescentini. Che film sarà? «Epico», promette Pau.
Sergio Naitza