Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dan Meis: un privilegio poter lavorare al progetto

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2014

EMISSARI. Silvestrone: «Date garanzie sulla nostra serietà» 

 «Considero una fortuna e un privilegio poter lavorare a questo progetto». Dan Meis, 53 anni, l'americano del fondo di investimento interessato a costruire il nuovo Sant'Elia, si presenta un po' emozionato alla conferenza seguita al vertice in Comune per discutere sullo stadio. Nel suo settore è una star: la Roma lo ha voluto per costruire lo stadio del dopo-Olimpico ma ha anche realizzato lo Staples Center di Los Angeles, il Saitama Super Arena in Giappone, il Manchester Evening News Arena in Inghilterra. E c'è la sua impronta anche sui Mondiali del 2022: A Doha, in Qatar, realizzerà lo Sports City Stadium.
Quando l' archistar del Colorado ieri ha visitato il Sant'Elia e la zona attorno allo stadio è rimasto stupito: «È uno dei siti più interessanti che abbia mai visto. Quanto prima presenteremo il progetto». Come sarà lo stadio lo ha fatto solo immaginare: «Penso a un impianto aperto, immerso nella luce. Realizzo i progetti sulla base dei colori, dell'ambiente in cui deve sorgere la costruzione. Il Sant'Elia del futuro (che avrà un nome nuovo, ma nessuno ci ha ancora pensato) avrà una «connotazione fortemente identitaria» e dovrà tener conto «della vicinanza con il mare».
Di ipotesi di «co-gestione tra Massimo Cellino e il gruppo americano» interessato al Cagliari e allo stadio ha parlato l'emissario politico del fondo Usa, Luca Silvestrone, dopo il vertice in Comune. «Almeno sino alla conclusione vera e propria della trattativa», ha chiarito Silvestrone, che ha aggiunto: «Possiamo dire che la strada ora sia in discesa. La stessa trattativa ora è alla luce del sole: da adesso in avanti dovremmo sentirci quotidianamente per arrivare alla conclusione».
L'architetto Dan Meis, che ha visitato con Silvestrone l'asset della società con tutte le proprietà (Assemini, Santa Caterina, sede sociale, stadio, Is Arenas) già oggi riferirà al fondo d'investimento. Nessuna indiscrezione su chi siano i soci. Silvestrone: «Non c'è un solo investitore né una famiglia ma un gruppo che raccoglie soldi per far funzionare l'operazione in corso. Mi sembra però che la presenza di Meis a Cagliari sia significativa. Rappresenta un segnale molto preciso, una garanzia sulla serietà dell'operazione». (p. p.)